La struttura delle rivoluzioni scientifiche di Thomas S. Kuhn edito da Einaudi
libro più venduto
Alta reperibilità

La struttura delle rivoluzioni scientifiche

Editore:

Einaudi

Edizione:
2
Traduttore:
Carugo A.
Data di Pubblicazione:
18 marzo 2009
EAN:

9788806199005

ISBN:

8806199005

Pagine:
251
Formato:
brossura
Argomento:
Filosofia della scienza
Acquistabile con la

Descrizione La struttura delle rivoluzioni scientifiche

Questo libro del 1962, l'opera più conosciuta del filosofo americano e uno dei testi teorici più influenti della seconda metà del ventesimo secolo, è divenuto un punto di riferimento stabile per il mondo degli scienziati e dei filosofi della scienza, di cui ha contribuito a rinnovare profondamente vocabolario e orizzonti di riferimento. Nella "Struttura delle rivoluzioni scientifiche", Kuhn sostiene la tesi che la scienza, invece di progredire gradualmente verso la verità, è soggetta a rivoluzioni periodiche, le spiegazioni sono tali all'interno di una struttura, di una vasta rete di interconnessioni, che diventa sempre più sottile, ma che spesso si imbatte in fenomeni che non riesce a spiegare senza trasformare radicalmente se stessa. Esiste una interazione tra struttura concettuale della scienza e realtà, tra realtà sociale e scienza, che si manifesta nel complesso di forze che decidono cosa è problema e cosa è "soluzione" di un problema. Cosa non nuova, ma che Kuhn è stato il primo ad affrontare analiticamente, tenendo fede al detto baconiano con cui si apre questo libro non baconiano: "La verità emerge piuttosto dall'errore che dalla confusione".

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 20.90€ 22.00
Risparmi:€ 1.10(5%)
Disponibile in 4-5 giorni
servizio Prenota Ritiri su libro La struttura delle rivoluzioni scientifiche
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 2 recensioni

La struttura delle rivoluzioni scientificheDi P. Leandro-8 agosto 2011

La lettura di Kuhn si rivela essenziale per capire certi sviluppi della filosofia della scienza moderna, fondamentale per comprendere il passaggio da una visione della scienza ottimista e lineare, tipica fino alla metà del '900, e una visione disillusa e caotica, in voga oggi. Kuhn, volendo semplificare, cerca di porsi nel mezzo, argomentando per una sostanziale complessità dello sviluppo scientifico - assimilabile a un evoluzionismo di tipo biologico dove al concetto di fitness di gene potremmo rozzamente sostituire quello di paradigma - e cercando al contempo di mantenere una visione sostanzialmente positiva del progresso scientifico. Una visione evoluzionistica dello sviluppo dei paradigmi costringe a sottoporre a forte critica i processi di valutazione di una scienza rispetto alla natura e rispetto ad altre ipotesi scientifiche; come conciliare una visione ottimista della scienza senza più ricorrere all'ipotesi di approssimazione alla realtà esterna? Kuhn lascia intuire nel poscritto che criteri come la capacità di una teoria di risolvere i propri problemi, la semplicità, la coerenza ed altri parametri inerenti alla costruzione della teoria stessa siano sufficienti per poter costruire storicamente la filogenesi della scienza, e quindi la sua caratteristica di processo "unidirezionale ed irreversibile". Ma, alle spalle di Kuhn, generazioni di sociologi della scienza e critici sociali sono stati pronti a fare il passo successivo: in fondo, la bontà e il progresso della scienza sono decisi dal potere e dagli interessi di gruppo. Kuhn questo passo non l'ha e non l'avrebbe mai fatto, è indubbio però che la sua proposta di fare coincidere il progresso con la filogenesi è problematica, a meno di non sfociare in uno stranissimo storicismo.

CommentoDi S. Giuseppe-26 ottobre 2010

E' un saggio illuminante che, con chiarezza e profondità, offre una lezione di metodo scientifico. Fondamentale per chiunque si chieda cosa sia l'epistemologia e come sia mutato il suo oncetto nel tempo.