Stragi. Quello che Stato e mafia non possono confessare di Rita Di Giovacchino edito da Castelvecchi

Stragi. Quello che Stato e mafia non possono confessare

Editore:

Castelvecchi

Collana:
Storie
Data di Pubblicazione:
18 giugno 2015
EAN:

9788869442544

ISBN:

8869442543

Pagine:
368
Formato:
brossura
Argomenti:
Attacchi terroristici, Struttura e processi politici
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Stragi. Quello che Stato e mafia non possono confessare

Passione, nostalgia, voglia di verità. Con "Stragi, Quello che Stato e mafia non possono confessare", la giornalista Rita Di Giovacchino ci consegna l'inchiesta più aggiornata sulla catena di avvenimenti drammatici che ha accompagnato il violento passaggio tra Prima e Seconda Repubblica. Chi ha deciso le stragi, quale obiettivo politico si nascondeva dietro la barbara uccisione di Falcone e Borsellino o dietro il crepitio di bombe dell'estate 1993? Fu davvero "guerra di mafia" o un golpe messo in atto da un sistema criminale troppo potente in Italia per essere liquidato alla fine della Guerra Fredda? L'autrice, senza far sconti a nessuno, scava nei buchi neri delle indagini, nei depistaggi processuali, nelle tante trattative intercorse tra boss e uomini di Stato. Un viaggio negli anni più torbidi del nostro Paese, in cui il lettore viene catapultato tra le macerie di Capaci e via D'Amelio a caccia di impronte e tracce di T4 lasciate da "operatori distratti", artificieri addestrati in zone di guerra, misteriosi telefonisti della Falange armata, mafiosi ed ex terroristi protetti dalla stessa struttura parallela che ha firmato tutte le stragi d'Italia. Introduzione di Luca Tescaroli.

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5 di 5 su 1 recensione

Diffonderlo!Di M. GIULIO-11 marzo 2016

Le stragi sono state il risultato di una concorde volontà fra difensori moderati dei ceti privilegiati, alti funzionari dello Stato, alti ufficiali delle forze armate, agenti dei servizi segreti nazionali e stranieri. Costoro hanno istigato fascisti ed estremisti di sinistra. Tutto è incominciato dalla Caduta del Muro di Berlino, che ha reso disoccupati migliaia e migliaia di agenti informatori.