Trama La strage dei congiuntivi
Chi ha ucciso l'assessore alla cultura? Ma, soprattutto, chi salverà la grammatica? Cinque bizzarri personaggi, abilmente descritti, si uniscono per mettere in atto un grande disegno criminoso a difesa estrema di una lingua quotidianamente vilipesa, deturpata e ferita a morte. I congiuntivi vengono invertiti con i condizionali, i verbi intransitivi goffamente resi transitivi, i gerundi sfregiati, i sinonimi ignorati, i troncamenti confusi con le elisioni, i vocabolari abbandonati nelle cantine ammuffite. Reggenze errate, fastidiose sovrapproduzioni di avverbi, insopportabili diminutivi iperbolici. Espressioni trite e banali, frasi mangiucchiate, difettose, frammentate, incoerenti, prive di punteggiatura... I più si mostrano indifferenti al progressivo diffondersi della non-lingua; altri si indignano, limitandosi a contrarre le labbra in segno di disgusto; altri ancora - Dionisio e i suoi sodali, un analista sensoriale, un bibliotecario, un dattiloscopista della polizia e un professore di letteratura sospeso dall'insegnamento a tempo indeterminato - decidono di reagire, combattere, attuare il loro salvifico piano, costi quel che costi.
Recensioni degli utenti
Viva la cultura-10 febbraio 2015
Questo libro è un giallo attraverso il quale l'autore vuole "vendicarsi" dello strazio quotidiano degli strafalcioni. La prima vittima del romanzo è un assessore alla cultura. Insomma, se parliamo di ortografia possiamo dire che ora non si impara più sui banchi di scuola, ma anche con romanzi noir o manuali esilaranti che insegnano a cavarsela in ogni conversazione. Qui la grammatica diventa un giallo, ma è un noir divertentissimo, dove la vera protagonista è la lingua italiana e – come dire – indagare è d'obbligo!