Storie di ordinaria follia. Erezioni, eiaculazioni, esibizioni. Ediz. speciale di Charles Bukowski edito da Feltrinelli

Storie di ordinaria follia. Erezioni, eiaculazioni, esibizioni. Ediz. speciale

Editore:

Feltrinelli

Collana:
Vintage
Traduttore:
Paolini P. F.
Data di Pubblicazione:
22 aprile 2005
EAN:

9788807830037

ISBN:

8807830035

Pagine:
341
Formato:
rilegato
Acquistabile con la

Trama Storie di ordinaria follia. Erezioni, eiaculazioni, esibizioni. Ediz. speciale

Rispetto alla tradizione letteraria americana si sente che Bukowski realizza uno scarto, ed è uno scarto significativo, ha scritto Beniamino Placido su "la Repubblica", aggiungendo: "in questa scrittura molto 'letteraria', ripetitiva, sostanzialmente prevedibile, Bukowski fa irruzione con una cosa nuova. La cosa nuova è lui stesso, Charles Bukowski. Lui che ha cinquant'anni (al tempo in cui scrive questi racconti, attorno al '70), le tasche vuote, lo stomaco devastato, il sesso perennemente in furore; lui che soffre di emorragie e di insonnia; lui che ama il vecchio Hemingway; lui che passa le giornate cercando di racimolare qualche vincita alle corse dei cavalli... Edizione speciale per i cinquant'anni della casa editrice.

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3 di 5 su 5 recensioni

EstremoDi O. Vincenza-20 marzo 2018

Libro crudo con un linguaggio senza filtri. È un romanzo che si ama e si odia in contemporanea. Le peripezie raccontate rispecchiano la vita vissuta da Bukowski. I racconti sono molto esagerati e caratterizzati da passioni sfrenate.

DisgustosoDi A. Amalia-23 maggio 2012

I racconti contenuti in storie di ordinaria follia risultano disgustosi e talvolta provocano conati di vomito ad un lettore che non è abituato alla scrittura di Bukowski, lui che si trova a metà strada tra lo scrittore e il barbone, ma che è l'unico motivo per cui si dovrebbe comprare questo libro che contiene moltissimi elementi autobiografici.

Nulla d'eccezionaleDi C. Antonio-5 maggio 2012

Un testo fin troppo volgare e poco profondo che tratta di argomenti adolescenziali per mirare a un pubblico altamente giovanile. Lo stile non mi è affatto piaciuto, manca di ensione narrativa per cui è lento e poco intrigante, mentre la trama una grande accozagliata di eventi che non hanno filo logico.

Letteratura pulpDi C. Alberto-26 agosto 2011

Quando ho scoperto Bukowski ho trovato irresistibile la sua ironia, il suo ammiccare al sesso in modo ironico e disinvolto, il fregarsene di tutto e tutti e soprattutto del perbenismo. A distanza di tanti anni non ho cambiato idea: è solamente volgare, sporco e rozzo. Ma è uno scrittore che sa colpire la fantasia e l'animo del lettore, e per quanto uno scrittore degno di essere letto. Questo libro è forse il più rappresentativo (gli altri sono tutti uguali, letto uno letti tutti) ed è l'unico che consiglio perchè è capace di fare di uno scrittore sopravalutato un mito letterario del '900.

Storie di ordinaria folliaDi F. Claudio-4 agosto 2010

Bukowski prende, ma prende in un modo così fastidioso che ti porta a dibatterti tra una storia e l’altra dei suoi racconti con la voglia di dire: adesso basta, è l’ultimo che leggo. Perché fa quasi rabbia questo suo compiaciuto sguazzare nella fanghiglia umana, il suo mettere la sua strabiliante energia mentale in ciò che la cultura e la morale ci ha insegnato a disprezzare…ti senti provocata, rintuzzata proprio nelle cose che ti hanno abituato a non dire, non vedere, non sentire. Poi, quando ormai la pressione si è fatta così forte, e sei convinta che chiuderai definitivamente il libro e passerai ad altro senza grossi rimpianti, anzi... proprio mentre lo stai facendo, lentamente ma inesorabilmente stai avvicinando una copertina all’altra anche se continui a seguire con la coda dell’occhio la fine di una frase…lui ti pugnala allo sterno, a tradimento, lasciandoti senza fiato perforata da una lama di autentica, illogica ed intensa poesia.