Le storie di Giacobbe

Primo volume di una tetralogia dedicata a Giuseppe, figlio di Giacobbe. E se non avessi saputo che a scrivere era Thomas Mann, mi sarei chiesta quale degli autori odierni israeliani, specie Oz e Tammuz, fosse l'autore. Tanta infatti è la perfezione nel rendere l'ambiente orientale, tanta la ricchezza di materiale letterario e archeologico cui Mann ha attinto, che è facile cadere nell'inganno. E in questo libro è rispettata anche quella particolare cifra secondo cui l'animo umano è sempre uguale a se stesso, con le stesse contumelie e gli stessi slanci, e ciò sembra ancor più vero in un luogo che ha mantenuto nei secoli la fragranza della sua essenza più autentica. Le storie del patriarca biblico scorrono con arricchimenti che si nutrono di letteratura apocrifa e di tradizioni riscoperte tra Otto e Novecento. La figura del giovinetto Giuseppe, molto in primo piano, anche se la storia è incentrata sul padre, risplende fulgida e suggerisce, anzi, sprona la prosecuzione della lettura.