Storia sociale dell'oppio di Yangwen Zheng edito da UTET
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Storia sociale dell'oppio

Editore:

UTET

Traduttore:
Caneva C.
Data di Pubblicazione:
maggio 2007
EAN:

9788802076799

ISBN:

8802076790

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Descrizione Storia sociale dell'oppio

Attraverso una narrazione di ampio respiro, questo studio esplora la storia del consumo di oppio in Cina dal 1483 al XX secolo. Intorno alla metà del periodo del regno dei Ming, l'oppio veniva offerto in dono dagli Stati vassalli e usato a corte come afrodisiaco. Nel corso del tempo, i cinesi di diverse classi sociali e regioni hanno incominciato a usarlo per scopi "ricreativi", dando cosi avvio a una complessa cultura dell'oppio. La questione che gli studiosi delle guerre dell'oppio e della Cina moderna non hanno affrontato, è come sia nata la richiesta di oppio. Chi lo fumava, quando e perché? Il fumo a scopo ricreativo era estraneo alla Cina, e altrettanto si può dire dell'oppio in generale. Come e quando, allora, il consumo di oppio si stabilì all'interno della sofisticata cultura di consumo cinese? Il consumo dell'oppio non solo prosperò, ma divampò come fiamma viva in poche centinaia di anni. Era il periodo in cui l'Occidente europeo, l'Inghilterra in particolare, stava naturalizzando il tè e lo zucchero. L'oppio ha una storia a sé. Gli storici non l'hanno collocato nel suo contesto sociale e culturale. Alcuni si sono soffermati sul traffico, altri sulle guerre dell'oppio, alcuni sull'imperialismo e altri ancora sulla politica di controllo. Il nocciolo della questione, secondo l'autore è invece il momento in cui l'oppio si trasformò da medicina in bene di lusso e perché divenne cosi popolare e diffuso.

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2 di 5 su 1 recensione

Peccato...Di A. Terenzio-7 maggio 2012

Preziosa analisi sociologica che ha il difetto di mancare di quella trattazione storica, scontata per un pubblico orientale, ma di cui il pubblico europeo è totalmente carente. Se ne trae la sgradevole sensazione che sia un saggio che serva più in funzione auto-assolutoria dell'Occidente che non a darci gli strumenti essenziali della comprensione del motivo per cui la Gran Bretagna ispirò ben due guerre per poter diffondere a suo piacimento la droga in Cina. Senza gli aspetti economici, culturali e politici, rimane così una pubblicazione pressochè inutile per il pubblico italiano.