Descrizione Storia della mia gente
Storia della mia gente è un romanzo che è valso ad Edoardo Nesi il premio Strega 2011. Nel romanzo si mescolano economia, storia e letteratura. In un viaggio autobiografico nel passato, l'autore ripercorre le tappe dell'azienda di famiglia, il lanificio T.O. Nesi & Figli S.p.A., dalla nascita negli anni Venti, per mano di suo nonno Temistocle Nesi, fino al declino del 2004, anno in cui l'azienda venne ceduta. Una vicenda personale, simile a molte altre storie che hanno caratterizzato l'economia italiana. Si parla del periodo fiorente del dopoguerra, in cui, anche grazie alle circostanze favorevoli, artigiani e imprenditori, con determinazione, creatività e intraprendenza, avevano saputo creare un benessere diffuso. Ne emerge un ritratto degli imprenditori di quegli anni. Persone semplici, a volte poco colte, ma dotate di buona volontà e coraggio, che avevano posto le basi per il futuro economico del paese. Progetti che, partendo dalla provincia, avevano fatto molta strada, ma che poi, in anni recenti, si sono dovuti scontrare con la globalizzazione, con la concorrenza cinese e con l'apertura delle frontiere, fortemente sostenuta da professori universitari ed esperti di economia. Così i distretti industriali che scandivano la vita economica italiana hanno perso potere, innescando un vortice di decadenza che ha gettato imprenditori e lavoratori sul lastrico. Tremendamente attuale, Edoardo Nesi con Storia della mia gente propone un'opera a metà tra il saggio e il romanzo, un'autobiografia in grado di descrivere i momenti precisi in cui dalla provincia si è fatta strada quell'illusione di benessere che è poi svanita.
Recensioni degli utenti
Un po' deluso-18 maggio 2012
Devo dire che mi ha un po' deluso, forse pensando agli altri premi strega letti... Sono comunque arrivata alla conclusione perché non mi piace abbandonare i libri e poi perché comunque la storia è storia recente e tutti ci riguarda! I problemi della nostra Italia e della nostra economia, di come tante aziende familiari sane hanno dovuto chiudere inesorabilmente !
Storia così-8 marzo 2012
L'ho letto con tutta la buona volontà, senza pensare che era il Premio Strega, senza pregiudizi, ma alla fine ciò che rimane è proprio poco o quasi nulla. Ho apprezzato e condiviso la critica alla globalizzazione, e devo dire di comprendere appieno le ragioni del disagio, della perdita, e la rabbia, ma per questo motivo lo trovo un'occasione sprecata. Sullo stesso argomento, molto più taglienti ed efficaci ci sono altri romanzi.
Incerto-26 febbraio 2012
Il titolo del libro in questione suggerisce un'analisi abbastanza profonda delle radici di uno scrittore e del personaggio che lo interpreta. Tuttavia questo è un falso suggerimento. La voce narrante sembra riferirsi con assoluto menefreghismo alla sola giovinezza di un protagonista, dimenticando degli eventi promessi a un lettore attento e preciso.