Storia di una ladra di libri di Markus Zusak edito da Sperling & Kupfer

Storia di una ladra di libri

Edizione:
3
Illustratore:
White T.
Traduttore:
Giughese G. M.
Data di Pubblicazione:
25 Febbraio 2014
EAN:

9788820055905

ISBN:

8820055902

Pagine:
563
Formato:
rilegato
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Trama Storia di una ladra di libri

È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte - curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona - "Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.

Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 17 recensioni

BellissimoDi B. Santina-23 Febbraio 2017

Libro che ho adorato dalla prima all'ultima pagina. Ho visto prima il film, stranamente, e mi ha davvero stupito e commosso. Non ho potuto fare a meno di leggere anche il libro e, anche in questo caso, mi è piaciuto più del film!

Commovente e scritto divinamente Di G. Alice-21 Febbraio 2017

Storia di una ladra di libri è un piccolo capolavoro che chiunque dovrebbe leggere: è un romanzo fuori dal comune, intenso e scritto magistralmente. A narrare i crudi avvenimenti degli oscuri anni in cui in Germania dilagava il nazismo è la Morte, una narratrice spietata ma in fondo umana, anch'essa dotata di emozioni e sentimenti, a modo suo. I personaggi sono unici dal primo all'ultimo, perfettamente caratterizzati, ognuno con le proprie peculiarità. Il finale è commovente, come la maggior parte del libro d'altronde, ma non potrebbe essere altrimenti visto l'argomento.

Bello davveroDi G. Claudia-12 Febbraio 2017

In un periodo in cui tutti vogliono parlare dell'Olocausto, ma pochi lo sanno fare bene, Zusak mostra di saperlo fare bene! La storia è molto bella, vista con gli occhi dei tedeschi innocenti e non delle vittime; i personaggi sono incantevoli, ciascuno con la sua specialità. La sola cosa che non ho apprezzato più di tanto è l'idea della morte che parla in prima persona, ma è un peccato veniale.

Una bella storiaDi S. Marco-7 Febbraio 2017

Questo libro suscita grande interesse. Può essere considerato una pagina della storia della seconda guerra mondiale vissuta dalla parte tedesca, ma non dalla parte nazista. Finale un po' triste, ma comunque lo consiglio a tutti.

AffascinanteDi G. Christina-30 Gennaio 2017

All'inizio ho faticato a capire chi fosse il narratore della storia. Ostacolo superato benissimo e che mi ha portato ancora di più a continuare la lettura dopo aver capito che era davvero inusuale. È un libro che pagina dopo pagina ti porta quasi a respirare l'aria dell'epoca (il Nazismo). Davvero bello.

Un piccolo colossal Di L. Rosaria-29 Gennaio 2017

Ciò che rende secondo il mio modesto parere questo film un piccolo colossal è l'interpretazione maestosa dell'intero cast, a cominciare dalla piccola protagonista Sophie Nélisse, stupefacente nel rivestire i panni di Liesel, e la bravura di Emily Blunt e Geoffrey Rush (attori noti) nei panni degli Hubermann, coniugi affidatari dell'adolescente. Mi ha profondamente colpito il rapporto di intensa amicizia che si instaura tra Liesel e Max (ebreo rifugiatosi presso gli Hubermann, per sfuggire dalle truppe naziste), e questo grande rapporto mette in luce la felicità che si prova nelle piccole cose in tempi di guerra e di carestia: dalla lettura clandestina dei libri, al gioco della neve e all'apprendimento della lettura e della scrittura di Liesel che avviene nella cantina (luogo in cui era tenuto segregato Max, per salvare la sua incolumità). Film emozionante ed incantevole che lascia il segno!