Storia del diritto moderno in Europa vol.1 di Adriano Cavanna edito da Giuffrè

Storia del diritto moderno in Europa vol.1

Le fonti e il pensiero giuridico

Editore:

Giuffrè

Data di Pubblicazione:
1982
EAN:

9788814031922

ISBN:

8814031924

Pagine:
709
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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 5 recensioni

Un capolavoroDi k. knfdf-28 ottobre 2016

Secondo me questo libro, insieme al secondo volume, è un capolavoro e fornisce un'ottima preparazione. Lo stile è lineare e fluido. L'unica pecca, forse, è che mancano le traduzioni delle frasi in latino, che, alle volte, sono un po' ostiche da comprendere (soprattutto da chi, come me, è un po' arrugginito con il latino).

Di difficile intelligibilitàDi d. giovanni-11 giugno 2015

Leggere questo testo è come guidare un'auto con il freno a mano tirato. Il libro è stato concepito negli anni Settanta, e presenta una serie di intercalari inutili e a volte al limite della comprensione. Credo non sia adatto per i nostri tempi, dato che il modo di esprimersi è cambiato radicalmente.

C'è di meglioDi c. marianna-24 giugno 2013

Sicuramente non è il miglior libro di Storia del diritto medievale in circolazione. Prolisso e dispersivo: rende una materia semplice, che potrebbe essere spiegata in molte meno pagine, una tortura poichè non chiaro nell'esposizione e con alcune parti che potrebbero essere sicuramente eliminate. Per capirne bene il contenuto va letto diverse volte. C'è di meglio.

Un testo validoDi B. Silvia-19 settembre 2011

Un testo decisamente valido per preparare un esame di Storia del diritto (congiuntamente allo studio del vol. 2), in certi capitoli può forse risultare un po' dispersivo, eccessivamente dedito alla ricerca del dettaglio o al racconto dell'aneddoto - caratteristica che personalmente ho apprezzato - per nulla "schematico", ma assolutamente completo.

DiscretoDi V. Stefano-4 marzo 2011

Tanto completo quanto prolisso, il Cavanna rischia spesso di perdersi in un continuo rigirare sui medesimi concetti. Ottimi capitoli, come quello sul giusnaturalismo, si alternano a capitoli che più o meno ordinatamente richiamano nozioni del diritto comune forse troppo sparse, secondo uno studio che dovrebbe richiedere più di una lettura, e di una schematizzazione, per essere compreso. A me, non è piaciuto.