Storia di un'amicizia tra uno scrittore e un lettore. Lettere (1995-2001) di Raffaele La Capria, Beppe Agosti edito da Archinto

Storia di un'amicizia tra uno scrittore e un lettore. Lettere (1995-2001)

Editore:

Archinto

Collana:
Lettere
Data di Pubblicazione:
26 febbraio 2014
EAN:

9788877686497

ISBN:

8877686499

Pagine:
165
Formato:
brossura
Argomenti:
Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1900, DIARI E LETTERE
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Descrizione Storia di un'amicizia tra uno scrittore e un lettore. Lettere (1995-2001)

Il carteggio tra Raffaele La Capria e un suo lettore, all'inizio a lui del tutto sconosciuto, Beppe Agosti, nasce "per caso" dal desiderio di quest'ultimo di conoscere un autore "famoso". Le lettere documentano il "rapporto tra uno scrittore e un lettore, tanto più interessante in quanto questo lettore non è un critico e nemmeno strettamente parlando un intellettuale addetto ai lavori, ma una persona sensibile che esprime liberamente le sue opinioni". La costanza e l'ammirazione dimostrate da Agosti riescono a smuovere l'indifferenza dello scrittore, che finisce col rivelare proprio a un "estraneo" il suo animo e i pensieri più riposti. Gli incontri diretti tra i due corrispondenti sono stati molto rari e sono dunque raccontati da Agosti come eventi straordinari, con un'esaltazione che, se a tratti può apparire eccessiva, è però giustificata dallo "stupore" della persona comune dinanzi al personaggio famoso.

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3 di 5 su 1 recensione

Storia di un'amiciziaDi p. claudia-5 aprile 2014

Davvero insolita questa amicizia nata da parole in busta, tra un mittente sconosciuto e un destinatario appartenente al genere "persone note". Raffaele La Capria consente a Beppe, lettore tardivo, di rompere la sudditanza da "debolezza provinciale". Lo attrae proprio lo sguardo sul mondo del bergamasco con velleità di scrittore, nella vita modello vivente e stampatore di acqueforti, quando capita, camionista. R. L. C. Apre le porte del suo mondo fatto di scrittura, viaggi, appuntamenti e premi letterari, inafferrabile e misterioso. Beppe inizia a conoscere l'affermato romanziere e saggista attraverso i libri da lui amati e citati in "False partenze". Il carteggio dalla scrittura colloquiale, intima e quindi autentica - solo dopo si deciderà di darlo alla stampa – permette anche ai lettori curiosi di aggirarsi tra le frequentazioni dello scrittore e nell'intimità della bella casa nella campagna di Capri, popolata da gatti portati da Roma e da quelli capresi, dove si possono scambiare quattro chiacchiere con il custode, l'inseparabile cane Guappo. Complice la prima visita nell'isola delle Grotte da parte dell'aspirante scrittore insieme alla compagna. Merito di Marilena se l'amicizia a distanza si è potuta alimentare. Con la sua grazia ingenua e il tipo di bellezza lombarda, ha offerto un filo sottile per tessere un legame tra il nord popolato da Celti operosi e un caldo sud più disponibile e aperto. Dirà R. L. C. In una lettera dell'agosto del '95: "Mi ero aspettato una brava ragazza del Nord, con le sue idee ben allineate nella testa e mi sono trovato invece davanti ad una piccola dea, inconsapevole di esserlo". Un inno alla grazia di Marilena quello che celebrerà La Capria nello scambio di lettere, misto a malinconia per la percezione del riverbero che la bellezza porta con sé: "una bellezza che non ha bisogno della pesantezza dei pensieri della cultura" e che suscita desideri di "liaisons dangereuses". La consapevolezza bussa a settanta e passa anni, quando tutto dentro pulsa come prima: " a gli altri vedono solo la tua faccia invecchiata, le tue rughe, la tua bruttezza dovuta all'età". Così lo scrittore ragazzo-vecchio mentre guarda il dipanarsi di un'insolita amicizia a tre, si deve arrendere e lasciare posto ad un'esaltazione spirituale. E Marilena, con "la carezza dorata dei suoi capelli ben tirati ai lati del capo, e lo stacco delicato dell'orecchio" diventerà l'emblema di quanto gli è precluso e insieme un delicato nutrimento. Nelle lettere s'intrecciano le ostinate aspirazioni del "futuro scrittore" dalle "grandi cadute di stile", come ebbero a dire gli editori che sfogliarono quei cento fogli dattiloscritti che anelavano trovare una stampa. Ma intanto qualcosa stride tra l'apparente calma del "camionista-scrittore on the road" che vorrebbe guadagnarsi la vita scrivendo e Marilena - assaltatore in tuta mimetica - come Beppe la definirà in un'altra lettera. Lei, operosa e infaticabile, nelle poche lettere e sempre in coda a quelle di Beppe-sognatore-naufrago autodidatta, scriverà: "combatto ogni giorno e vinco da bravo guerriero quale sono". La Capria dovrà ammettere in una lettera del febbraio '97: "La bella M. Ha capito come va la vita più di te, caro Beppe, che sei rimasto un sognatore". Un'amicizia sincera che voleva resistere in modo ostinato, poi via via affievolitasi forse proprio mentre si assottigliava il legame tra Beppe e Marilena. Amicizia generosa suggellata anche dal bel dono dello scrittore giovane-vecchio al suo lettore-futuro-scrittore: la pubblicazione di questa insolita amicizia a tre, conciliazione possibile di mondi lontani. Che dire? La tacca rossa dell'asticella ora è stata alzata. Adesso tocca all'atleta un po' vacillante intraprendere il faticoso allenamento per forgiare un salto degno dell'altezza.