Stoner di John Edward Williams edito da Fazi

Stoner

Editore:

Fazi

Collana:
Le strade
Traduttore:
Tummolini S.
Data di Pubblicazione:
23 febbraio 2012
EAN:

9788864112367

ISBN:

8864112367

Pagine:
332
Formato:
rilegato
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Trama Stoner

Tom Hanks l’ha descritta come la storia semplice di un ragazzo che va al college e diventa un insegnante, ma come una delle più affascinanti che abbia mai sentito raccontare. Stoner di John Williams racchiude infatti semplicità, fascino e meraviglia nelle sue pagine. Scritto in uno stile schietto, il romanzo racconta la storia di William Stoner, nato alla fine del diciannovesimo secolo in una famiglia povera e contadina del Missouri e mandato all’università statale per studiare agronomia. Qui però si innamora perdutamente della letteratura inglese, dei suoi versi e delle sue venature, così diverse da quelle dell’ arida terra che ha sempre conosciuto. William diventa così uno studioso e un docente universitario, ma quello che sembra un futuro radioso, viene oscurato da numerosi ostacoli. Un matrimonio con una splendida ragazza lo allontana dai suoi genitori e con l’andare del tempo anche la moglie e la figlia si trasformano per lui in gelidi pezzi di ghiaccio. Alla soglia dei quarant’anni Stoner si innamora nuovamente, non dei libri però stavolta, ma di un’altra docente. Questo nuovo amore è destinato però a finire sotto la minaccia dello scandalo. Negli altri capisce così di non poter trovare salvezza e l’uomo decide di rifugiarsi in se stesso, nel silenzio stoico dei suoi antenati, confrontandosi con una solitudine essenziale e di enorme bellezza. Stoner rappresenta infatti un archetipo americano, un personaggio che sembra uscito da un quadro di Edward Hopper, intento ad ammirare il paesaggio spettacolare e solitario di New York o sospeso nel tempo di un drink, sorseggiato in un bar. John Williams ci racconta così un eroe esistenziale, in piedi, in rilievo contro un mondo spietato, pronto a colpire in ogni passo. Commovente e luminoso, Stoner rapisce il lettore in ogni parola, in ogni dettaglio perché viene descritto con una spietata onestà e con un taglio così lucido che raggiunge la perfezione assoluta. Accolto con tripudio di critica e di pubblico in tutto il mondo, Stoner incarna il romanticismo letterario di tutti i tempi raccolto in una vita tranquilla, ma risonante.

Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 10 recensioni

SensazionaleDi N. Alessia-30 marzo 2018

Un ragazzo che vive in una fattoria, decide di iscriversi all'università per portare una ventata di innovazione nell'azienda di famiglia. Alla fine, però, diventa un insegnante. Questa rappresenta la sua prima scelta di vita senza condizionamenti familiari.

OttimoDi B. Felicia-26 marzo 2018

Lo scrittore riesce a far provare al lettore una comprensione infinita per il protagonista del libro, Stoner, grazie alla dinamicità e all'unicità del testo. La trama scorre in modo lineare. Le emozione sono narrate egregiamente.

MeravigliosoDi F. Giulia-23 marzo 2018

Libro molto bello, tratta di un ragazzo che decide di frequentare l'università e che poi avrà la possibilità di insegnare nella stessa università in cui ha studiato. Si mette in luce la passione di quest'uomo verso la letteratura e verso il suo lavoro di insegnante, nonostante la sua vita molto difficile al di fuori del campus universitario.

Davvero belloDi D. Rosario-14 marzo 2018

Un libro particolare, forse unico nel suo genere. Viaggio nella vita e nelle emozioni di un uomo qualunque, al quale ci si affeziona facilmente e cui si augura il meglio. Storia lineare ma appassionante e coinvolgente.

Quasi un capolavoro, quasiDi S. Gidio-13 marzo 2018

Si tratta del terzo romanzo di Williams pubblicato nel 1965 ma tradotto in italiano solo nel 2012 (dal bravo Stefano Tummolini) sull'onda dell'entusiasmo della riscoperta dell'autore da parte della critica letteraria americana nel 2006. Più della trama colpisce lo stile: Williams sembra aver rimosso ogni parola superflua, tutto ciò che può essere accidentale o stonato.

MediocreDi P. Sebastiano-7 febbraio 2017

Sarò controcorrente ma a parte la scrittura scorrevole l'ho trovato piuttosto banale. Certamente l'obiettivo era quello, ossia accattivare il lettore con un personaggio banale con una storia banale. E devo dire che sotto questo aspetto l'autore ci è riuscito. Ma tolto questo resta il nulla.