Le stelle del sud

Continuazione della saga del Sud, scritta da un Julien Green più vicino ai novanta che agli ottant'anni. Elizabeth, rimasta precocemente vedova, non ristabilisce i legami con la madre, ma continua ad affidarsi alla famiglia che l'ha accolta. Sviluppa uno strano rapporto con l'ex governante e... Si rivela una donna "fatta per essere una sposa". Così, ben presto, si immerge in un secondo matrimonio, per non diventare vittima della sua natura sensuale e poco incline alla razionalità. Nel frattempo, esplodono le condizioni della guerra di Secessione e tutti i personaggi si trovano coinvolti a vario titolo nella causa del Sud. Al centro del libro c'è un lungo racconto ambientato ad Haiti, è una storia di razzismo e di fobie isteriche che ha segnato la famiglia all'origine, ed è senza alcun dubbio la parte più forte del romanzo. La storia si chiude dopo la battaglia di Manassas, con la morte del secondo marito di Elizabeth. Anche in questo volume sono presenti quei tratti decisamente morbosi che comparivano nel primo. Troppi personaggi inquieti, drammi interiori per nulla sbrogliati. Certo, questa irrequietezza non porta a tragedie clamorose come avveniva nel Green più giovane, ma si sente la forte interferenza della psiche dell'autore, e la sensazione procura un disagio neanche tanto vago. Altrimenti si dovrebbe inneggiare al capolavoro epico e storico.