Status quo. Perché in Italia è così difficile cambiare le cose (e come cominciare a farlo) di Roberto Perotti edito da Feltrinelli
Alta reperibilità

Status quo. Perché in Italia è così difficile cambiare le cose (e come cominciare a farlo)

Editore:

Feltrinelli

Collana:
Serie bianca
Data di Pubblicazione:
15 Settembre 2016
EAN:

9788807173080

ISBN:

8807173085

Pagine:
195
Formato:
brossura
Argomento:
Pubblica amministrazione
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Descrizione Status quo. Perché in Italia è così difficile cambiare le cose (e come cominciare a farlo)

Tutti i cittadini italiani sanno che è difficilissimo cambiare le cose in Italia, soprattutto quando si parla di spesa pubblica, impieghi statali, poltrone. Le giustificazioni di questo stato di cose sono infinite, le ragioni storiche spesso indagate, ma la realtà resta nascosta: come si prendano le decisioni nelle stanze del potere non è dato sapere. Roberto Perotti ha frequentato per oltre un anno quelle stanze. E quel che ha scoperto, nel merito e nel metodo, getta una luce del tutto nuova sulle ragioni per cui in Italia è così difficile cambiare le cose. Certo, le riforme non si fanno, o si fanno male, anche per il solito problema degli interessi di parte e dei veti incrociati. Ma secondo Perotti il motivo principale è molto spesso diverso: pigrizia intellettuale, mancanza di informazione sui problemi, formalismo giuridico senza molta preoccupazione per i risultati, disorganizzazione, disinteresse dei vertici per i dettagli, e la colpevole illusione che a piccole misure possano corrispondere grandi effetti salvifici. E poi la regola aurea della politica: mai toccare i privilegi esistenti. Dai costi della politica al Jobs Act, dalla Buona Scuola ai programmi per la lotta alla povertà, Perotti passa in rassegna i tentativi di cambiare le cose in Italia e, da economista quale è, analizza le cifre, si affida a studi quantitativi, sottrae le questioni al tiro incrociato delle polemiche politiche, mettendo sotto gli occhi dei lettori la realtà nuda e cruda. È proprio vero che nel nostro Paese vige l’immobilità? Per Roberto Perotti sì. Con Status quo. Perché in Italia non si riescono a cambiare le cose (e come si può cominciare a farlo) ci racconta uno stato dove le cose rimangono sempre uguali a se stesse, dove vige la burocrazia e dove nelle stanze del potere nulla è destinato a trasformarsi. Ma qual è il motivo e dove si può agire per sperare in un nuovo futuro? Roberto Perotti ha frequentato per diversi mesi le stanze del potere, ci ha messo, letteralmente, il naso, e ha capito quali sono i meccanismi che agitano la vita di ministri e sottosegretari. Le giustificazioni che loro stesso danno al cosiddetto status quo sono e sembrano assurde, ma hanno un loro perché. Questo libro le analizza e le scandaglia, ci porta ad indagare su un mondo davvero inimmaginabile e vergognoso per chi lavora e si guadagna da vivere normalmente. I cittadini italiani non possono immaginare cosa comporti uno stato bloccato dalla burocrazia, dal servilismo, dalla raccomandazione. In quei mesi nelle stanze del potere, Perotti ha lavorato sulla revisione della spesa, ma la sua mente e il suo spirito investigativo sono andati ben oltre. Con Status quo suggerisce un nuovo modo di pensare della grande e della piccola politica, che parta dai piccoli comuni fino ad arrivare ai grandi palazzi del potere.

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