Stanco di odiare di Paolo Bannetta edito da Gruppo Albatros Il Filo

Stanco di odiare

Collana:
Nuove voci
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2009
EAN:

9788856712988

ISBN:

8856712989

Pagine:
319
Formato:
brossura
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Trama Stanco di odiare

Le vicende del maresciallo Paolo Guerra, affascinante carabiniere romano, mandato al comando di una piccola caserma a Diano Marina, un tranquillo paesino ligure. Tranquillo, forse, fino all'arrivo del nuovo maresciallo! Sulle tracce di pericolosi trafficanti di droga, Guerra si troverà a dover affrontare un passato che non gli ha dato ancora pace, la dolorosa perdita di affetti cari che non gli ha ancora permesso di tornare a vivere serenamente. Ma in questa ardua impresa sarà appoggiato da una squadra ai suoi comandi efficiente, versatile e, soprattutto, di grande umanità; ma anche da nuovi e vecchi amici, da una famiglia unita e disponibile, e da una travolgente passione che si affaccierà alla sua nuova vita. Tutto questo a bordo dell'inseparabile Giulia, che più di una macchina è il suo vero grande amore.

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5 di 5 su 1 recensione

Molto belloDi i. mauro-30 dicembre 2009

Quando per la prima volta ho preso questo libro in mano, ero a cena insieme all'autore, cioè con Paolo. Eravamo ad uno spettacolo di cabaret e l'occasione è stata sfruttata per una breve presentazione del suo libro. Il suo primo libro. Lui, logicamente, era all'oscuro di tutto e quando è stato chiamato per spiegare la sua opera, l'emozione si è vista sul suo volto. Finita questa breve presentazione, Paolo torna al tavolo e regala a mia moglie Carla e al sottoscritto il suo libro, con una breve dedica. Io non avevo ancora letto nulla, lo apro e sfoglio qualche pagina, leggendo qualche breve passo e l'unica cosa che ho detto è stata: "Questo è un libro bello, ho questa netta impressione". E non mi sono sbagliato, perchè cominciare a leggerlo e finirlo nel breve tempo di qualche giorno è stato velocissimo. Ma passiamo al libro, un libro che parla di un maresciallo dell'Arma dei Carabinieri, Paolo Guerra. La storia si svolge a Diano Marina, in Liguria. Perchè proprio questo luogo? Perchè da giovane l'autore ha svolto proprio qui il servizio militare e i ricordi, molto belli, hanno prevalso su qualsiasi altro luogo. Il libro parla del trasferimento del maresciallo Guerra, in quel di Diano Marina, per cercare di porre fine a un traffico di droga. Lo stesso proviene da una tremenda esperienza personale, da un dolore che ancora non ha fine. Durante un inseguimento, il fuggitivo ha investito e ucciso la moglie e il figlioletto del maresciallo, di appena cinque mesi. Da allora la vita di Paolo è cambiata, con la rabbia e il rancore verso questa vita che le aveva tolto le cose più belle. Giornate intere a cercare di arrestare l'assassino, ma il tempo, inesorabile, rendeva sempre più flebili le speranze di poterlo prendere. Fortunatamente arriva questo trasferimento, luogo in cui ritrova il suo amico del cuore. Lui romanista e l'amico laziale. Ma in questo paesino, prova, dopo tanto tempo, un sentimento che sembrava non albergasse più nel suo cuore. Si innamora, una passione che lo travolge, che lo fa tornare indietro nel tempo, ma che lo mette in lotta con se stesso, con quella parte di lui che ancora pensa alla vendetta e che crede che un nuovo amore, possa fargli dimenticare gli amori che non ci sono più. La sua lotta interna e quella combattuta contro i trafficanti rendono questo libro, avvincente, drammatico, tenero e ironico. Tutte queste sensazioni si racchiudono in 318 pagine. E tutte le sue azioni sono accompagnate dall'inseparabile Giulia, la quale non è una semplice macchina, ma una passione che rasenta un sentimento ben più importante. Insomma Paolo Guerra, in quel di Diano Marina, avrà a disposizione una squadra che renderà il suo lavoro più semplice, perché il tutto sarà un mix di professionalità e umanità, soprattutto quest'ultima. Logicamente come in ogni storia, non tutto fila liscio, sia in amore che nel lavoro. Ci saranno intoppi, colpi proibiti e soltanto al termine si saprà se la vita ha restituito a Paolo , quello che con efferatezza, gli aveva tolto in precedenza. Termino con i miei pubblici complimenti all'autore, perché in questa storia, vagamente autobiografica, vedi la cervicale e non solo, ci sono tutte quelle belle sensazioni che avevo avuto all'inizio.