La sovrana lettrice di Alan Bennett edito da Adelphi

La sovrana lettrice

Editore:

Adelphi

Collana:
Fabula
Traduttore:
Pavani M.
Data di Pubblicazione:
24 Ottobre 2007
EAN:

9788845922091

ISBN:

884592209X

Pagine:
104
Formato:
brossura
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Trama La sovrana lettrice

A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d'Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. Qualcosa in effetti è successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprirà solo chi arriverà all'ultima pagina, anzi all'ultima riga.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 16 recensioni

Diverte e offre spunti di riflessione interessantiDi S. Sarah-14 Marzo 2018

Questo racconto lo consiglio per far iniziare ad apprezzare la lettura a un neofita o a chi si trova nel blocco del lettore. Esprime due concetti essenziali: per iniziare a leggere è inutile buttarsi in "mattoni" (sia per mole sia per difficoltà) solo perché riconosciuti come dei capolavori classici. Anche se li si apprezza il rischio è di prendere la lettura come un dovere nei confronti di qualcuno o, ancora peggio, di abbandonarla definitivamente. La lettura non è un dovere nella misura in cui il conoscere non è il suo fine ma una conseguenza. "La lettura è disordinata, dispersiva e sempre invitante. Il ragguaglio esaurisce la questione, la lettura la apre". C'è però una passo che mi ha fatto storcere il naso: "si ricorre a un libro per avere conferma delle proprie convinzioni". Per me questo è un esempio di lettura disonesta.

PiacevoleDi E. Roberta-14 Marzo 2018

Semplice, diretto, di poche emozioni. La sovrana lettrice è un viaggiare con la mente in una vita parallela dove la regina Elisabetta II decide di abbandonarsi ai piaceri della lettura. Considero questo romanzo come un piacevole passatempo, un libro da tenere in borsa durante una fila in posta o durante un viaggio, per spezzare la monotonia della giornata e sprofondare nel mondo impossibile di Buckingham Palace. Senza infamia e senza lode.

Non si mette la vita nei libri, la si trovaDi m. roberta-18 Aprile 2014

Tra le pagine di questo piccolo e originale libro si scopre una regina spiritosa e saggia, trasformata dal piacere e dalla conoscenza che la lettura le regala. A corte sono interdetti, stupiti e preoccupati: Elisabetta non è più la stessa; persino suo marito, nelle rare citazioni, appare contrariato (spassosa l'immagine di Filippo con la borsa dell'acqua calda). Grazie ai libri troverà nuovi argomenti di cui disquisire durante gli innumerevoli incontri ufficiali (nell'imbarazzo dell'ignaro malcapitato), amplierà le sue idee, capirà di essere un essere umano, benché troppo spesso non sia considerata tale. Si accorge che la lettura è un muscolo ed è orgogliosa di essere stata capace di svilupparlo e migliorarlo col tempo, piacevolmente consapevole di poter essere fonte di esempio per il suo popolo. La regina però, deve agire, ne ha bisogno (forte e sveglia com'è), perciò una nuova missione la attende: la scrittura! L'annuncio del futuro progetto, sarà una vera sorpresa!

Un vero piccolo spettacolo teatraleDi c. lello-16 Maggio 2012

Finissima ironia sulla figura della regina, ma forte satira sulla falsità della recita che ogni giorno il suo ruolo la obbliga. Anche la spontaneità di qualche raro attimo è recitata e qualsiasi movimento è sottoposto ad una fredda regia. Nemmeno i sovrani sono indipendenti, quindi, imprigionati nella loro lussuosa routine; ma la lettura è una leva fortissima che scardina i muri e distrugge le barriere più rigide per farti accettare la libertà.

Un tè con la reginaDi I. Marcantoni-18 Settembre 2011

Allora, ve lo dico subito: essenzialmente ci sono due modi per leggere questo libro, o tutto d'un fiato, oppure gustandolo lentamente, pagina dopo pagina, come una buona tazza di tè. Le pagine sono -aimèh! - davvero poche e la lettura è oltremodo scorrevole ma, come vi dicevo, questa è "un'avventura" che va' assaporata lentamente... Ironico e intelligente come davvero pochi romanzi sanno essere, Alan Bennet in poche, pochissime pagine, è riuscito a condensare e cristallizzare tutto un mondo.

La sovrana lettriceDi L. Alberto-5 Agosto 2011

Molto diverso da "Nudi e crudi", che a dire la verità non mi era piaciuto tanto, invece è carino, scorrevole, ed è stato oggetto di pubblica lettura serale in Mauritania, a mo' di surrogato televisivo. Il titolo italiano cerca di riprodurre il gioco di parole inglese, anche se con poca efficacia (qui si gioca sul termine sovrano, spesso usato per mettere il lettore al di sopra dell'autore, lì, dove il titolo era "The uncommon reader", sul lettore comune, che si nutre di bassa lettura, e sul non-comune della lettrice specifica). Si gioca, come altrove, sull'ironia e lo spaesamento. Questa Maestà, che per bizzarria del caso, si immerge nei libri, creando lo sconcerto prima e lo scompiglio poi, nel programmato mondo della regalità britannica. Ma leggere produce pensiero, se lo si fa con la testa. Ed i pensieri non possono che scardinare il protocollo reale, dedito alla più pura facciata. In controluce, vedo altre scene in cui l'apparire ha completamente tolto il posto all'essere. Quanto sarebbe bello che anche questo nostro apparire venisse buttato all'aria da un sano ritorno al leggere, cioè al pensare. Cioè, in definitiva, all'agire per un bene comune, non per un egocentrismo narcisistico. Il libro è corto e veloce, e mi riconcilia con il Bennett che conoscevo, quello del bellissimo e fulminante "Nudi e crudi".