Sostiene Pereira. Una testimonianza di Antonio Tabucchi edito da Feltrinelli

Sostiene Pereira. Una testimonianza

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
19
Data di Pubblicazione:
19 gennaio 2009
EAN:

9788807813818

ISBN:

8807813815

Pagine:
216
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Trama Sostiene Pereira. Una testimonianza

"Tabucchi è convinto che è arrivato il tempo in cui dobbiamo chiedere anche alla letteratura di dire la verità: non la verità metafisica e del cuore, ma proprio la verità degli uomini, quella della loro condizione storica, dei pericoli che stanno correndo, degli assassini di cui sono autori e vittime" (Angelo Guglielmi)

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4 di 5 su 20 recensioni

Un libro da leggere, sostengoDi R. Federico-16 luglio 2012

Antonio Tabucchi (recentemente deceduto), esperto di letteratura portoghese, ambienta questo breve romanzo proprio in Portogallo ai tempi della dittatura Salazarista. Protagonista del romanzo è Pereira, un anziano giornalista grasso e con problemi di cuore, amante delle limonate molto zuccherate e delle omelette alle erbe aromatiche, disinteressato di politica e direttore e unico membro della redazione della pagina culturale di un giornale pomeridiano. La vita di Pereira scorre tranquilla fino a che un giorno non incontra il giovane Montiero Rossi e la sua fidanzata Marta e gli chiede di scrivere dei necrologi, il problema è che i due fanno parte dei ribelli che lottano contro il regime di Salazar e questo incontro cambierà radicalmente la vita di Pereira. Il romanzo può essere definito storico, ma in realtà la Storia costringe solamente il protagonista a compiere delle azioni, generando così la sua crisi interiore e la sua evoluzione, vero fulcro del romanzo. Il libro è scritto con un linguaggio scorrevole e ricorre molto spesso la formula "sostiene Pereira" o soltanto il verbo "sostiene", trasformando l'intero romanzo in una confessione del protagonista. Lo stile molto immediato che coinvolge il lettore rende questo libro adatto a una vasta fetta di pubblico, a condizione però di impegnarsi nelle riflessioni, che questo libro ci offre, sulla vita e sulle crudeltà perpetrate da tutte le dittature. Una scelta consigliatissima, quindi, se si vuole leggere un libro che pensare.

Tabucchi non c'è piùDi B. Stefano -27 marzo 2012

Purtroppo Tabucchi non c'è più, se n'è andato, ma per fortuna i libri che ha scritto, in particolar modo Sostiene Pereira, restano e resteranno in futuro. Un uomo dotato di grande sensibilità, forse più amato all'estero che in Italia, capace di raccontare la rinascita di un ideale sotto la potenza oppressiva della dittatura. Una storia scritta con frasi secche, prosciugate di inutili orpelli, che arriva al bersaglio.

Un piccolo capolavoroDi r. doriana-2 marzo 2012

Non saprei da dove cominciare per rendere la bellezza e la complessità di questo testo. Partendo da un punto di vista "tecnico" è sicuramente scorrevole e di facile lettura, oltre ad essere pieno di piccoli dettagli anche "divertenti" (da prendere un po' con le molle... ) , la ricchezza più grande però sta nel messaggio: di coraggio e coscienza di sè. Uno spaccato meraviglioso di umanità e anche del Portogallo. Consigliato.

ConsigliatissimoDi r. paolo-1 marzo 2012

E' una storia di comunicazione leale, di amore puro per la letteratura, di vocazione alla giustizia, di aderenza ai sogni e ai ricordi. Siamo in una Lisbona torrida in un non troppo remoto 1938. Si parla di un cardiopatico paffutello ingordo di omelette alle erbe aromatiche, con una dipendenza cronica per le limonate, innamorato della letteratura francese, del ritratto di sua moglie defunta che gli sorride sempre con un sorriso lontano. Consigliatissimo

Sostiene Pereira. Di L. Giuseppe-26 settembre 2011

Un omaggio al Portogallo e sopratutto al grande maestro Pessoa. Il protagonista Pereira è un giornalista di una certa età, vedovo e solo, che ha abbandonato la cronaca nera di cui si è occupato per tanti anni per curare la pagina letteraria di un quotidiano, il Lisboa. E' un uomo qualunque, quieto, senza idee politiche, tutto dedito alla sua passione per la letteratura, soprattutto quella francese. Non ignora di vivere in una dittatura, ma non se ne cura, proprio perché è riuscito a creare un mondo alternativo, rifugiandosi nelle lettere. La sua vita verrà sconvolta da un evento imprevisto, dalla vicenda, triste, di un giovane che non ci sta a vivere sotto un regime. Piano piano in Pereira avviene una metamorfosi, comincia a porsi delle domande, sorgono dei dubbi, scopre che in lui esiste un'altra personalità, teoria suffragata da un discorso sulla Confederazione delle anime che gli fa un medico di un centro talassoterapico, dove trascorre una settimana per lenire i suoi acciacchi. E alla fine non resterà più insensibile al tormento della dittatura, con un gesto clamoroso di ribellione che lo costringerà a emigrare. Sostiene Pereira, però, non è solo un romanzo storico, ma va assai oltre, perché implicitamente pone la domanda se sia giusto che un intellettuale viva in un mondo tutto suo, avulso dalla realtà che lo circonda. No, sembra dirci Tabucchi, un letterato, un uomo di cultura prima di tutto ha l'obbligo di non nascondersi fra i suoi libri, ma di evidenziare i pericoli, la gravità di un sistema che opprime i cittadini, senza che sia necessario avere idee politiche. La cultura è libertà e quindi non può rendere insensibile chi la segue alla realtà di ogni giorno, non deve costituire un alibi per non vedere, ma è indispensabile che sia la base per denunciare quello di cui altri non si accorgono, o di cui, per timore, non vogliono accorgersi. Questo è il grande messaggio del libro e in questo valore universale il romanzo va quindi ben oltre il genere storico e ne spiega il clamoroso successo di critica e di pubblico. Ricordo fra l'altro che ne è stato tratto un bellissimo film interpretato da un Marcello Mastroianni al meglio delle sue notevoli qualità.

Riprendersi la propria vita.Di R. Riccardo-8 settembre 2011

Questo libro l'ho trovato semplicemente stupendo, ha al suo interno tutti i caratteri di un grande romanzo, una storia abbastanza avvincente, una scorrevolezza di lettura altissima, e tutti i crismi anche di un libro filosofico, che aiuta il lettore a riflettere, impersonificandosi in Pereira, sulle proprie azioni, sul proprio atteggiamento nei confronti della vita, indicando anche la strada per ricominciare a viverla. Un libro da leggere tutto d'un fiato, le pagine scorrono veloci sotto le dita e ogni parola aumenta la voglia di conoscere quella successiva. Questo capolavoro di Tabucchi inoltre ci racconta dei caratteri dominanti della vita artistica dell'autore, infatti è ambientato nella terra da lui amata, il Portogallo, e al suo interno si possono notare degli accenni a quello che ha rappresentato nella sua carriera quello che ha rappresentato Virgilio per Dante, cioè il grande autore Pessoa! Assolutamente da leggere!