Sono un uomo morto. Parla il pentito che ha svelato i segreti della 'ndrangheta al Nord

Sono un uomo morto è un libro in cui il giornalista Federico Monga raccoglie la confessione di Rocco Varacalli, il pentito che ha svelato i segreti nella ‘ndrangheta al Nord. Rocco Varacalli è stato il primo collaboratore di giustizia a raccontare le modalità operative con cui la ‘ndrangheta dalla Calabria ha allungato i tentacoli fino al nord dell’Italia, infiltrandosi in modo particolare in Piemonte e Liguria. Lui proviene da Careri, un piccolo comune in provincia di Reggio Calabria. La sua storia criminale inizia qui. Rocco Varacalli era un affiliato alla ‘ndrangheta con la dote di camorrista di sgarro. Nel volume Varacalli racconta quelle esperienze che ha vissuto in prima persona, all’interno dell’organizzazione criminale. Ha condotto una vita violenta e dalla Calabria è arrivato in Piemonte. E’ stato arrestato numerose volte, fino a quando i giudici lo hanno condannato a scontare un pena detentiva per traffico di stupefacenti. Nei dodici anni trascorsi all’interno della ‘ndrangheta, ha avuto modo di venire a conoscenza delle trame e delle strategie messe in atto dall’associazione criminale ed è entrato in contatto con alcuni membri di primo, ai vertici dell’onorata società. Da qui la decisione a collaborare. E’ stato lui la persona chiave che nell’inchiesta Minotauro, ha consentito l’arresto di 150 persone, ha fatto nomi di politici, imprenditori, consiglieri regionali e assessori. Varacalli ha raccontato tutto, anche di come la ‘ndrangheta si è infiltrata nel tessuto economico del nord: Le olimpiadi invernali di Torino, l’alta velocità, i centri commerciali, il porto di Imperia. Sono un uomo morto è un volume scritto a quattro mani da Rocco Varacalli e Federico Mongo in cui vengono svelate le attività illegali, il traffico di droga, le stragi e gli omicidi di una delle più potenti e feroci organizzazioni criminali al mondo.