Sono io che me ne vado di Violetta Bellocchio edito da Mondadori

Sono io che me ne vado

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
28 aprile 2009
EAN:

9788804581574

ISBN:

8804581573

Pagine:
352
Formato:
brossura
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Trama Sono io che me ne vado

Layla ha ventotto anni, un nome ispirato a una storia di tradimenti tra rockstar, un talento innato per fare del male alla gente e un sacco di lavori spiritualmente degradanti alle spalle. Ma vuole tirare una bella riga sul passato. Abbandonata la metropoli, Layla si trasferisce nell'entroterra della Versilia, dove non ha nessun legame, a parte una casa ereditata anni prima. "La Bambola": così si chiama la casa, così si chiamerà il bed & breakfast che la ragazza apre pur non avendo alcuna propensione per l'ospitalità. Al fianco di Layla spunta Sean, un ragazzo dai capelli rossi e dalla famiglia misteriosa. Assunto come web designer, diventa il tuttofare dell'albergo, un incrocio tra maggiordomo, vittima e migliore amico. I due sembrano nati l'uno per l'altra. Forse lo sono. La vita quotidiana scorre tra scambi di battute urticanti, ricostruzioni storiche morbose per attrarre clienti o ingannare la noia, visite della più varia umanità, divagazioni su attrici scomparse e passatempi poco innocenti. E a poco a poco viene fuori cosa ha portato Layla sin qui: il rapporto con i genitori separati, le fughe dalla scuola, il passaggio in collegio, le amicizie interrotte, il rifiuto dell'amore. La sua saggezza carica di cinismo lascia trapelare tanti, troppi segreti ben custoditi. E quando il passato bussa alla porta della "Bambola", chiudendo il cerchio con il presente, un coltello d'argento dalla lama affilata sembra l'unico strumento che serve. Ma forse non basterà più.

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4 di 5 su 2 recensioni

Sono io che me ne vadoDi l. emanuela-1 ottobre 2010

Né bello, né brutto, fastidiosa via di mezzo. Letto in due giorni d'agosto, nella spola tra una spiaggia e quattro mura di città. Consigliarlo? Né si, né no.

Bellissima scopertaDi L. SIGNOR-10 luglio 2010

«Sono bella. Metto paura. Non scherzo.» Alla seconda pagina ero già spacciato, pronto a perdere la testa per Layla.