Soldati di Salamina di Javier Cercas edito da Guanda

Soldati di Salamina

Editore:

Guanda

Edizione:
4
Traduttore:
Cacucci P.
Data di Pubblicazione:
9 settembre 2004
EAN:

9788882467661

ISBN:

888246766X

Pagine:
210
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Soldati di Salamina

Spagna, ultimi mesi della guerra civile. Durante la ritirata delle truppe repubblicane verso la frontiera francese, viene presa la decisione di fucilare un gruppo di prigionieri franchisti. Tra loro si trova Rafael Sánchez Mazas, fondatore e ideologo della Falange. Riuscito a scampare alla fucilazione di massa, Sánchez Mazas si nasconde in un bosco. Un miliziano lo raggiunge, lo riconosce, ma lo lascia fuggire, di fatto graziandolo. Nel 1994 un giornalista viene per caso a conoscenza di questa storia. La figura di Sánchez Mazas, scrittore e poeta, e il mistero del miliziano che gli fa grazia della vita lo affascinano. È l'inizio di un'avventura fatta di ricerca delle fonti, interviste a testimoni, momenti di sconforto, di speranza, di commozione...

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
5 di 5 su 1 recensione

Soldati di SalaminaDi a. pietro-4 agosto 2011

Stavo quasi per abbandonarlo dopo un inizio non proprio esaltante (eufemismo) Si segue un po' lo scrittore, la sua difficoltà di scrivere, le sconfitte personali. Poi, ad un tratto irrompe la vita "reale", con la figura a tutto tondo dello scomparso e compianto Roberto Bolao, e si comincia la vera storia. La storia di questo falangista della prima ora, della sua scrittura e del suo approssimarsi alla quasi morte. Perché il tutto si incentra sulla sua fucilazione scampata. Sulla solidarietà che riceve dai contadini sopra Gerona. E sulle loro storie. Fino a quella bella e piena del soldato comunista sotto tutte le bandiere, che sta terminando i suoi giorni in Francia. Ed alla fine si regge bene. Si legge anche bene. Con lievità ma non superficialità ci si interroga sulla nascita della Falange in Spagna, sul suo essere fagocitata dal franchismo, sulle spaccature tra comunisti e anarchici e via discorrendo sugli anni trenta in Spagna (con qualche sana frecciata agli Hemingway di turno). Un po' oscura mi rimane sempre la citazione di Salamina (la vittoria dei Greci sui Persiani, cito a memoria). Poi, a me rimane, rimangono sempre quelle parti (e quel finale) in cui ci si ricorda di tutti quelli che hanno significato qualcosa per qualcuno lungo il corso del tempo (Wenders?). Perché finché si pensa a loro, non saranno mai morti del tutto. Ed io ricordo i miei morti e quelli pubblici a cui tengo.