Come soldati di cartone... sotto la pioggia di Pietro Buccinnà edito da Gruppo Albatros Il Filo
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Come soldati di cartone... sotto la pioggia

Collana:
Nuove voci
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2010
EAN:

9788856723489

ISBN:

8856723484

Pagine:
300
Formato:
brossura
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Trama Come soldati di cartone... sotto la pioggia

In queste tre lettere è racchiuso un pezzo di storia. Storia del nostro Paese, che spesso è stata accantonata, se non addirittura dimenticata. Ma le immagini degli internati militari italiani nei campi di concentramento tedeschi non possono essere cancellate dalla mente di chi le ha vissute e dei loro familiari. In questa lunga descrizione, l'autore ripercorre le vicende di un soldato, poco più che ventenne, ritrovatosi a difendere in terra straniera i colori di una bandiera che non aveva chiesto la sua opinione. Gli anni di prigionia dopo il noto armistizio lo hanno per sempre segnato, rubandogli la giovinezza e la dignità. La storia italiana, anche se sottoposta a continue revisioni, ha reso merito a coloro che hanno osato sfidare il nemico con poche armi e tanta voglia di libertà. In questo libro si vuole rendere onore e dignità anche a tutti coloro che, dopo avere per anni combattuto in nome di una patria, da questa sono stati abbandonati per essere imprigionati. Molti di loro non hanno mai fatto rientro a casa e di molti si è persa qualsiasi traccia. Ma non possiamo dimenticare che le loro tracce resteranno indelebili nel lungo corso della storia.

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5 di 5 su 1 recensione

l'autoreDi p. maria carla-27 giugno 2010

Questo libro è un romanzo verità, dedicato ai dimenticati dell'ultima guerra. Ogni anno la nostra nazione ricorda giustamente le vittime dell'olocausto, ed onora la memoria del fronte partigiano...ma degli oltre seicentomila giovani abbandonati alla mercè dell'esercito nazista, schiavizzati, torturati, uccisi ed umiliati a partire da quel famoso 8 settembre del 1943 fino ad oltere la fine del conflitto, nessuno se ne ricorda. Questa è la storia di quegli anni, di un giovane contadino calabrese, che rappresenta la sua generazione. Le sue sofferenze fisiche e psicologiche sono impresse con l'inchiostro tra queste pagine, per non dimenticare uno degli ultimi testimoni della classe 1921