Trama Il sogno di Safiyya
Sulle ceneri e gli orrori della guerra della Bosnia il reporter Jan ritorna con i ricordi al periodo dell'adolescenza, interrogandosi sui motivi della sua presenza in quella terra martoriata, insanguinata da massacri e terrificanti atti di crudeltà. Nella mente ha il sorriso di Youssuf e gli occhi della figlia Safiyya, che ha lasciato in Italia prima di partire come cronista. Sono stati loro, immigrati dal Marocco, con l'esempio e l'amicizia, a insegnargli i valori della tolleranza, del rispetto, della comprensione. E, tornato dai Balcani, abbandonato lo scenario truculento di Sarajevo, Jan deciderà di dare una svolta alla sua vita e convincere Safiyya a seguirlo nel villaggio di Nevè Shalom, dove arabi e israeliani, cristiani e musulmani, vivono in perfetta armonia. Sarà questo il banco di prova per saggiare il loro sogno, quello di una terra in cui ogni essere umano è uguale, dove non si muore perché si appartiene alla fede sbagliata o si possiede un colore di pelle diverso. Qui Safiyya incontrerà anche l'amore, Yoshua, un uomo dal passato misterioso, con il quale inizierà un difficile percorso.
Recensioni degli utenti
Realtà o utopia?-14 dicembre 2013
Il libro di Nuccio Franco è delicato da leggere, soprattutto per gli argomenti trattati ai quali spesso sembriamo o siamo indifferenti. L'autore parla di dialogo interreligioso, di rispetto per la dignità umana a prescindere da tutte le convenzioni sociali. Spesso, ci è difficile comprendere tali argomenti, anche se sono trattati con dolcezza e senza nessuna banalità. Ci sono anche le brutture, come la Sarajevo assediata, i villaggi di Hebron e il nuovo muro, però il libro ha il merito di lanciare un messaggio di speranza che forse non si realizzerà mai...ma cosa costa sognare? Io lo consiglio.
Un'oasi di pace, esempio concreto di dialogo-12 dicembre 2013
Un libro d'impatto, a tratti forte e crudo, a tratti dolce come pochi nel parlare di terre martoriate da odio e violenza. Nuccio Franco riesce a descrivere in maniera equilibrata argomenti delicati come la guerra, la violenza fisica, lo "scontro" di religione che per i protagonisti sarà poi un arricchimento, stando sempre attento a non esagerare, ad andare oltre. Affascinanti le descrizioni: sembra davvero di camminare in un sogno con la pacatezza che solo una buona lettura di speranza riesce a trasmettere. Il suk, Gerusalemme, Nevè Shalom, la Bosnia e la sua martoriata Sarajevo si possono quasi toccare con mano, sentirne il profumo, l'intimità ma anche le contraddizioni e la violenza.