Il silenzio dei vivi. All'ombra di Auschwitz, un racconto di morte e di resurrezione di Elisa Springer edito da Marsilio

Il silenzio dei vivi. All'ombra di Auschwitz, un racconto di morte e di resurrezione

Editore:

Marsilio

Edizione:
22
Data di Pubblicazione:
7 marzo 1997
EAN:

9788831766029

ISBN:

8831766023

Pagine:
124
Argomenti:
Olocausto, Storia d'Italia
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Il silenzio dei vivi. All'ombra di Auschwitz, un racconto di morte e di resurrezione

Elisa Springer aveva ventisei anni quando venne arrestata a Milano, dove era stata mandata dalla famiglia per cercare rifugio contro la persecuzione nazista, quindi fu deportata a Auschwitz il 2 agosto 1944. Salvata dalla camera a gas dal gesto generoso di un Kapò, Elisa sperimenta l'orrore del più grande campo di sterminio. Eppure conserva il desiderio di vivere e una serie di fortunate coincidenze le consentiranno di tornare prima nella sua Vienna natale e poi in Italia. Da questo momento la sua storia cade nel silenzio assoluto, la sua vita si normalizza nasce un figlio e proprio la maternità è il segno della riscossa. È per lui che Elisa ritrova le parole che sembravano perdute per raccontare il suo dramma.

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5 di 5 su 5 recensioni

Elisa SpringerDi C. Andrea-25 marzo 2018

Elisa Springer è una testimone del genocidio degli ebrei avvenuto nel campo di concentramento di Auschwitz. Libro che mette in evidenza la terribile condizione nei lager nazisti. Un libro emozionante.

Ottimo, assolutamente da leggereDi O. Diana Evelina-9 febbraio 2014

Narra la vita di una giovane ragazza ebrea che, durante la seconda guerra mondiale è finita in diversi campi di concentramento, dove ha perso quasi tutti i suoi cari. Ma lei, insieme con una sua amica, ha 'deciso' di vivere a tutti i costi e c'è riuscita, mostrando una forza estrema di volontà. La sua testimonianza chiara, scorrevole, a volte agghiacciante, è assolutamente da leggere, soprattutto in un momento in cui c'è chi nega l'esistenza delle camere a gas. Mi ha colpito tantissimo una frase alla fine del libro: "Ho vissuto per raccontare che le ferite del corpo si rimarginano col tempo, ma quelle dello spirito mai. Le mie sanguinano ancora."

Per non dimenticareDi c. donatella-30 marzo 2012

Diversi sono stati i sentimenti che mi hanno attraversata durante la lettura di questo libro: rabbia, orrore, disgusto per ciò che il sonno della ragione è in grado di provocare; ma anche tenerezza e stima infinita per una donna che, nonostante il male e le atrocità subite, ha saputo preservare dal dolore la sua famiglia ed è riuscita a far prevalere la vita sulla morte morale.

commuoventeDi r. stefano-19 novembre 2010

E tragico racconto di una sopravvissuta ai campi di concentramento. Alcune descrizioni sono abbastanza crude e reali ma vale la pena leggerlo

splendido ma tristeDi r. annalisa-23 settembre 2010

È un libro che veramente vale la pena di leggere.un racconto di una sopravvissuta che porta a capire la tristezza in cui sono "vissute" tantissime persone. un libro che sucita tristezza,rabbia, commozione ma anche felicità nel momento in cui qualcuno è riuscito a "rinascere"