Signori chi è di scena. Attori in camerino di Tommaso Le Pera edito da Gremese Editore

Signori chi è di scena. Attori in camerino

Collana:
Superalbum
Data di Pubblicazione:
1993
EAN:

9788876057731

ISBN:

8876057730

Pagine:
162
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Descrizione Signori chi è di scena. Attori in camerino

Il camerino. Questo piccolo spazio al riparo dalla realtà, anticamera della finzione - anzi fucina della trasmutazione, gabinetto alchemico dell'inganno - è anche rifugio, autoconfessionale, protezione: ""un altro luogo"", fuori della vita, della vita quotidiana, quel luogo che ogni comune mortale vorrebbe trovare per rifugiarvisi, quel ""luogo che non c'è"", che solo l'attore ha il privilegio di possedere, di frequentare. Il camerino, in effetti, è una specie di camera di decompressione nella quale l'attore stagna il tempo necessario fino a ritrovare persino fisicamente il personaggio che è, che deve essere, per giustificare il motivo di essere attore. E lì, come un faraone all'ultimo viaggio, ciascuno porta con sé gli oggetti necessari a rendere più facile il trapasso. Così, ogni camerino di attore è pieno di fotografie, di ricordi, di oggetti familiari e soprattutto di amuleti, di feticci, di biglietti particolari, di lettere gratificanti, di oggettini misteriosi. Tutto questo è così caldo, stregato, ricco dello spirito dei tanti personaggi che per anni si sono sprigionati da quelle pareti, che tutto in sintesi racconta amore, e proprio una vampata d'amore ti coglie, e ti senti in un velluto d'amore, capisci perché qualcuno disse che il teatro è una febbre rosso e oro e tè la senti addosso anche tu questa febbre, alta ma sopportabilissima. Ha fatto bene Tommaso Le Pera a fotografare i camerini degli attori di oggi. Vi si possono capire gli umori, le differenze, i modi di stare oggi nei teatri. Si può cogliere il cambiamento dei tempi e il cambiamento del teatro nella sua quotidianità, con quel tanto di ""romantico"" che ha perduto e quel tanto di manageriale che ha acquistato. Questo mancava al mastodontico archivio fotografico sul teatro italiano che Tommaso Le Pera ha creato dopo anni di febbre rosso e oro che mai l'abbandona, un documento impressionante, unico, degno d'un museo iconografico. Ed anche per questo dobbiamo essergliene grati.Dalla Prefazione di Giuseppe Patroni GriffiTommaso Le Pera, fotografo da sempre, abbandona quasi subito gli altri settori della fotografia dove prima aveva operato con l'intenzione specifica di fare fotografie teatrali. Dopo una prima esperienza in campo cinematografico e televisivo, comincia a fotografare gli artisti che all'epoca (siamo nel 1965-66) affollano le pedane della sperimentazione teatrale, che offre innumerevoli spunti ed occasioni per fotografie ""nuove"". L'ingresso ""ufficiale"" nel teatro è legato a Peppino De Filippo, che gli affida il servizio di un suo spettacolo. Da quel momento, sono sempre di più le compagnie teatrali e i personaggi che fotografa: praticamente tutto il teatro italiano, senza trascurare i giovani talenti e le compagnie minori. È molto apprezzato all'estero, in Germania, in Francia, negli Stati Uniti, dove si reca frequentemente, chiamato da formazioni locali per la realizzazione di servizi fotografici sui loro spettacoli. Molte sue fotografie sono conservate in musei ed esposte in gallerie d'arte in Italia e all'estero.

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