La signora in verde di Arnaldur Indridason edito da TEA

La signora in verde

Editore:

TEA

Collana:
Teadue
Traduttore:
Cosimini S.
Data di Pubblicazione:
22 gennaio 2009
EAN:

9788850218028

ISBN:

8850218028

Pagine:
271
Formato:
brossura
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Descrizione La signora in verde

Sulla collina di Grafarholt, alle porte di Reykjavík, viene rinvenuto un misterioso scheletro, una mano che spunta dal terreno in un'ultima, disperata richiesta d'aiuto. A chi appartiene quella mano? Il commissario Erlendur e colleghi, con l'aiuto di una squadra di archeologi, si mettono al lavoro per estrarre i resti, ma le indagini procedono a rilento e sembrano non portare a nulla di concreto. Le piste che conducono alla collina sono numerose e si perdono nel passato, negli anni ormai lontani della seconda guerra mondiale, quando lassù sulla collina, accanto ai cespugli di ribes, sorgeva una casa e abitava una famiglia. Lassù oggi non c'è più nulla. Ma una donna continua ad aggirarsi lì attorno. Vestita di verde. Storta. È lei che bisogna cercare...

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 8 recensioni

Molto belloDi g. franco-14 settembre 2011

Di chi sarà la mamo che spunta fuori dalla terra? Inizia così questo nuovo grande giallo di Arnaldur che vede l'ispettore alle prese con un caso davvero complesso. Il libro è davvero molto interessante e si susseguono i colpi di scena. La scrittura di Arnaldur è come sempre molto scorrevole e tiene il lettore incolllato al libro.

Giallo storicoDi z. paride-29 luglio 2011

E' uno dei primi gialli che leggo di asrnaldur e devo dire che il personaggio di Erlendur mi ha subito colpito. Molto simile al suo collega svedese Wallander, cinquantenne separato, anche lui è una persona piuttosto scorbutica che ha nel lavoro la sua unica realtà di vita. Un bel libro ed un giallo di alto livello

La signora in verdeDi b. alessio-28 luglio 2011

Romanzo stupendo, seguiamo i fili della vita della protagonista dalla nascita alla morte. Solo un appunto, che verso la fine uno dei fili (e non vi dico quale) si sfilaccia un po' . Ma per il resto bene, la scrittura, la trama. Ci si proietta in toto in questo mondo di altri ritmi. Non solo, si affrontano anche alcuni temi "immortali": gravidanze indesiderate, ma soprattutto la violenza familiare. Questa poi è quella che più mi colpisce, per la sua crudezza, per la sua innaturalezza. E per la facilità con cui la vittima accetta di rimanere vittima. Difficile, a volte impossibile, ribellarsi. Ma quanto dolore viene fuori da questa accettazione di situazioni

IntriganteDi z. fabio-14 luglio 2011

Dal ritrovamento di uno scheletro iniziano le ricerche per scoprire a chi appartengano quei resti. Come al solito il grande Erlendur ci affascina con la sua sagacia nelle ricerche. Il libro è veramente molto intrigante e si legge in pochissimo tempo perchè le pagine scorronbo via piene di colpi di scena

La signora in verdeDi M. Carlo-11 aprile 2011

Lettura piacevole e intelligente, un linguaggio semplice ma estremamente efficace nel descrivere soprattutto una grande passione: quella per la letteratura. In un cantiere alla periferia di Rejkiavik si trovano alcune ossa, maschili, femminili, chissà... Mentre la polizia indaga per risalire a chi appartengano, si inserisce la storia di una moglie quotidianamente massacrata dal marito e dei loro tre bambini, risalente a cinquant'anni prima. Le due storie si incroceranno soltanto alla fine. Un giallo avvincente, nonostante la staticità dell'intreccio principale, in pratica i poliziotti non devono fare quasi nulla per arrivare alla soluzione, però il lettore non riesce a mollare la pagina per scoprire "come va a finire". Peccato però che la fine, che vorrebbe essere cupa e pessimistica, in realtà è solo luteranamente moralistica ed un po' deludente. Quanto alla storia parallela della figlia tossica dell'ispettore, vabbè col senno di poi sembra mazzantini allo stato puro, però nel contesto ci può anche stare... Insomma, a me è piaciuto, anche se fa passare la voglia di andare in Islanda...

NordicoDi f. simone-10 aprile 2011

Torna il commissario Erlendur e ci si trova di fronted con il ritrovamento di uno scheletro. Con la sua consueta sagacia Erlendur a piccoli passi riesce a sbrogliare questa matassa; Si conferma in questo secondo libro la grande verve dello scrittore islandese.