Il significato del Parmenide... di Enzo Paci edito da Bompiani

Il significato del Parmenide...

Editore:

Bompiani

Collana:
Saggistica
EAN:

9788845204104

ISBN:

8845204103

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Il "Parmenide" e l'ontologia pacianaDi l. graziella-7 luglio 2010

"Il significato del Parmenide nella filosofia di Platone" è la rielaborazione, nel 1938, della tesi di laurea discussa da Paci a Milano nel novembre 1934 (con Antonio Banfi e Luigi Castiglioni come relatori). Nell’interpretazione paciana il "Parmenide" figura come il dialogo centrale di tutta l'Opera platonica, ma acquista un nuovo senso anche in relazione agli sviluppi della filosofia del primo novecento. L’interpretazione nasce in funzione polemica rispetto a certe interpretazioni esistenzialistiche, su tutte quella di Jaspers (cfr. Philosophie, III, Berlin, 1932, pag. 46), che legge nell'esito aporetico del "Parmenide" un “simbolo della distruzione”. La dialettica di uno e molteplice genera secondo Paci, secondo il suo personale progetto ontologico, prima il mondo ideale, e poi, attraverso la negatività contratta con la creazione, il mondo reale dell’esistenza, finché dall’esistenza, una volta consumata interamente l’esperienza del nulla, si possa tornare di nuovo alla purezza del primo termine. Allo stesso modo la dialettica di essere e non essere produrrà - stando al programma dell'opera successiva di Paci, i "Principi di una filosofia dell'essere" - l’essere inteso come razionalità, e da questo l’essere-nel-mondo, ovvero l’esistenza. Solo sperimentando a fondo la negatività dell’esistenza, assumendo su di sé la responsabilità della scelta, l’uomo potrà volgere il negativo in positivo, dunque creare, e creare valori. È l’esistenza come valore a ricondurre infine l’essere, degradatosi nella molteplicità, alla purezza e all’intero originari.