I sicari di Trastevere di Roberto Mazzucco edito da Sellerio Editore Palermo
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I sicari di Trastevere

Collana:
La memoria
Data di Pubblicazione:
16 maggio 2013
EAN:

9788838930607

ISBN:

8838930600

Pagine:
277
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione I sicari di Trastevere

Un giornalista viene ucciso nel freddo Carnevale del 1875. Diciassette pugnalate, lui solo nella redazione del quotidiano "La Capitale" che dirige. E Raffaele Sonzogno, nipote del fondatore della grande casa editrice: milanese, uomo della sinistra senza timori reverenziali e senza sotterfugi, è venuto a Roma a fare la sua parte nella lotta per le imminenti decisive prove elettorali. Il delitto si presenta subito ambiguo: da un lato, sembra la congiura di una banda scalcinata della malavita di Trastevere; dall'altro potrebbe essere la coda di una scandalosa storia di adulteri. Ma entrambe le ipotesi sembrano condurre a mandanti ben più in alto nella gerarchia sociale. Indagano un onesto delegato di polizia e il giovane cronista Filandro Colacito: dietro di loro, però, vegliano i superiori - forse per insabbiare, forse per depistare. Sono gli ultimi mesi del potere della Destra storica, già si profila all'orizzonte il governo della Sinistra. Due diverse concezioni dell'Italia, due modi di rapportarsi al popolo e di guardare verso i tempi moderni. E quanto più sono autoritari e inesorabili i modi del morente regime, tanto più spregiudicati gli esperimenti di affari e clientela del gruppo emergente assetato di novità e sospinto da ceti fino a ieri esclusi. Di questa Roma, già dominio del Papa Re e divenuta palcoscenico di una rivoluzione all'italiana, "I sicari di Trastevere" è una versione in nero, potremmo dire che ne è il "romanzo criminale".

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4 di 5 su 1 recensione

Romanzo criminale ante litteram Di S. Paolo-12 luglio 2014

Un romanzo che si inizia a leggere come un giallo di 150 anni fa e poi si rivela una dettagliatissima ricostruzione storica della Roma del periodo immediatamente seguente all'unificazione, fatta seguendo le vicende relative a un fatto di cronaca (vera) del tempo. Le dimensioni della città di allora e la rapidità del susseguirsi degli avvenimenti – dal crollo del potere papale all'unificazione, dalla nascita del governo monarchico allo spostamento della capitale a Roma, dal succedersi dei vari governi, all'espansione della città – con ancora sullo sfondo gli echi delle battaglie risorgimentali e la presenza di personaggi ingombranti come il generale Garibaldi, fanno sì che gli avvenimenti della politica si mescolino a quelli di tutti i giorni e influenzino direttamente la vita di tanti "poveracci" che si trovano ad essere strumenti nelle mani dei politici in cui credono. Roma, all'alba della sua vita di capitale, sembra essere già vittima delle mire di potenti che, dimentichi degli ideali del Risorgimento, cercano la strada per facili guadagni e, quando su questa si frappongono ostacoli, non esitano a sbarazzarsene senza farsi scrupoli di travolgere chi li ha serviti. Sangue, amore, tradimento, politica: tutti gli ingredienti per un romanzo criminale ante-litteram sono presenti e ben miscelati nell'opera di Mazzucco; ma in realtà a prevalere è la dettagliatissima ricerca storica, che spazia dagli avvenimenti di politica ed economia generale alla ricostruzione della vita romana di tutti i giorni, veramente mirabile. Solo qualche eccesso descrittivo, specie con i personaggi minori, rende talvolta difficile seguire tutti i risvolti delle trame, ma è un vero peccato che Mazzucco non abbia potuto scrivere altri romanzi.