La sfida totale. Equilibri e strategie nel grande gioco delle potenze mondiali di Daniele Scalea edito da Fuoco Edizioni
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La sfida totale. Equilibri e strategie nel grande gioco delle potenze mondiali

Collana:
Incroci
A cura di:
F. Mini
Data di Pubblicazione:
17 Aprile 2015
EAN:

9788890465826

ISBN:

8890465824

Pagine:
186
Formato:
brossura
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Descrizione La sfida totale. Equilibri e strategie nel grande gioco delle potenze mondiali

La fine della Guerra Fredda provocò un'ondata d'ottimismo tale da indurre qualcuno a proclamare la "fine della storia". Gli eventi successivi dall'esplosione della Jugoslavia al conflitto russo-georgiano, dall'11 settembre alla "guerra al terrorismo", dalle nuove tensioni tra Russia e USA alla crisi finanziaria - ci hanno riportati ad una realtà senz'altro meno paradisiaca. La storia è ancora in corso, ed oggi come nel passato, è storia anche di conflitti ed inimicizie. Nel panorama globalizzato del XXI secolo è in atto La sfida totale tra le grandi potenze. Sfida perché quello della geopolitica è un gioco a somma zero: se qualcuno sale nella gerarchia delle potenze, qualcun altro deve scendere. Totale perché oggi gli Stati non si fronteggiano più solo con le armi della diplomazia e della guerra, ma ricorrono anche all'economia, alla finanza, alla cultura, all'ideologia, ed il loro scontro non rimane più confinato entro determinate regioni, ma si sviluppa su scala globale.

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5 di 5 su 1 recensione

Un trattato di geopolitica fondamentale!Di C. MIrco-7 Giugno 2010

Il libro è un vero e proprio trattato di geopolitica contemporanea. L'autore, già redattore della rivista "Eurasia" fornisce una chiave di lettura della situazione politica internazionale, capitolo per capitolo, illustrando a corroborazione delle sue tesi le maggiori teorie geopolitiche edificate da intellettuali e accademici del secolo scorso. Nel primo capitolo sono infatti citati i principali protagonisti della cosiddetta "geopolitica classica"; da Mackinder a Spykman, passando per gente come K. Hausofer e O. Spengler, nomi non certo da poco con cui Scalea si confronta con la disinvoltura stilistica e la competenza che contraddistingue i suoi articoli e scritti. Mentre a partire dal capitolo secondo sino al quarto si affronta il ritorno in auge dell' analisi geopolitica - messa da parte in quanto considerata una 'scienza nazista' nel secondo dopo-guerra, ma sempre praticata dagli stati che aspirano a condurre una politica di "Potenza" - posteriore alla fine della Guerra Fredda e la sua applicazione sulla ribalta internazionale. In particolare si osservano più da vicino le teorie moderne, che hanno in seguito dato vita a due scuole diverse e palesemente antitetiche: la scuola russa - Zjuganov, Dugin etc. e la scuola atlantica - Brzezinski, Huntington. I restanti capitoli del libro possono essere ritenuti grosso modo un osservatorio nei confronti di quelle aree territoriali maggiormente rilevanti dal punto di vista di quella che probabilmente sarà da ora agli anni a venire la riedizione contemporanea del Grande Gioco (Great Game) di kiplinghiana memoria e che meriterebbero un maggiore approfondimento. L'epilogo apre invece degli spiragli su quello che potrebbe essere il quadro futuro delle forze realmente in gioco e ipotizza, basandosi sull'approfondita analisi dell'andamento economico e geopolitico della superpotenza statunitense, la quasi imminente conclusione del cosiddetto mondo unipolare il cui fulcro erano le decisioni unilaterali dell'entità d'oltreoceano in ambito internazionale e la nascita di un mondo che vede l'equilibrio tra le maggiori potenze del globo nella risoluzione delle questioni internazionali.