Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo di Giulio Giorello edito da Longanesi
libro più venduto
Alta reperibilità

Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo

Editore:

Longanesi

Collana:
Le spade
Data di Pubblicazione:
16 settembre 2010
EAN:

9788830427648

ISBN:

8830427640

Pagine:
241
Formato:
brossura
Argomento:
Studi culturali (Cultural studies)
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo

Come vivere, agire, lottare, morire quando si può contare solo su se stessi? È la sfida cruciale per un nuovo Illuminismo, inteso non solo come difesa di fronte al dispotismo, ma come compagno di strada anche per coloro che ancora avvertono il bisogno d'amore a cui un tempo si dava il nome di Dio. Da "ateo protestante", l'autore di questo libro non mira a dimostrare che Dio non c'è ma a definire l'orizzonte di un'esistenza senza Dio. Una vita, quindi, che prescinda da qualsiasi forma di sottomissione al divino, rifiutando rassegnazione e reverenza, ritrovando il piacere della sperimentazione nella scienza e nell'arte, e riscoprendo infine il gusto della libertà, soprattutto quando essa appare eccessiva alle burocrazie di qualsiasi "chiesa". Un ateismo non dogmatico che può essere utilizzato persino da ogni credente stanco della furia dei vari fondamentalismi che hanno sostituito al dono della Grazia del Signore il paesaggio desolato della repressione e dell'intolleranza.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 14.25€ 15.00
Risparmi:€ 0.75(5%)
Disponibile in 3-4 giorni
servizio Prenota Ritiri su libro Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
3 di 5 su 1 recensione

Senza DioDi m. giulia-28 marzo 2011

E' difficile dare un giudizio su questo libro. L'autore, malgrado sia molto competente nel trattare l'argomento dell'ateismo, fa alle volte delle riflessioni di una banalità imbarazzante. E' comunque senz'altro interessante da leggere perchè viene fatta una bella panoramica storico-filosofica ricca di riferimenti bibliografici. Molto interessante il paragone tra "La peste" di Camus e i "Promessi sposi" di Manzoni.