Sempre nel posto sbagliato. Autobiografia di Edward W. Said edito da Feltrinelli

Sempre nel posto sbagliato. Autobiografia

Editore:

Feltrinelli

Collana:
Varia
Traduttore:
Bottini A.
Data di Pubblicazione:
6 novembre 2000
EAN:

9788807490118

ISBN:

8807490110

Pagine:
312
Argomento:
Attivismo politico
Acquistabile con la

Descrizione Sempre nel posto sbagliato. Autobiografia

Diagnosticatagli una rara forma di leucemia, Said decide di scrivere la propria autobiografia. L'autore nasce a Gerusalemme nel 1935; erede di una ricca famiglia palestinese cristiana, si trasferisce al Cairo dove frequenta il Victoria College, ed è poi mandato dal padre in un collegio del Massachusset con lo scopo di fargli ottenere la cittadinanza americana. Nel 1948, con la dichiarazione dello stato di Israele, la famiglia Said viene espropriata di tutti i suoi beni ed il giovane Edward diventa un rifugiato politico e decide di combattere per i diritti del popolo palestinese e per uno stato secolare e democratico.

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4 di 5 su 2 recensioni

Un grande intellettualeDi R. Lidia-27 marzo 2012

Edward said è stato uno tra i piu grandi pensatori novecenteschi. Critico musicale, insegnante alla Università di Harvard, pensatore politico, grande sostenitore della causa palestinese e giornalista. Said ha il merito enorme di essere un uomo intelligente oltre che acculturato, ma ciò che rimane dentro è la scollatura tra la vita reale in medioriente e la sua vita da ricco, il contrasto tra il mondo arabo e quello occidentale. Un contrasto che lo ha trovato incastrato tra due mondi, ma che a me pare su risolva nella sua netta appartenenza al secondo. Grazie alla scrittura scorrevole e interessante dell'autore il libro risulta gradevole ed interessante.

Sempre nel posto sbagliatoDi L. Carlo-22 luglio 2011

Lui fu uno dei maggiori interpreti dei mutamenti del mondoarabo nella modernità. Critico letterario, insegnante alla columbia, pensatore politico, grande sostenitore della causa palestinese e giornalista. A lui si deve il nuovo concetto di orientalismo e la liberazione di tale concetto dall'ipocrisia razzista che lo aveva permeato. In questa autobiografia, scritta nel momento in cui si scopre affetto da leucemia, edward said ripercorre la sua infanzia e gli anni dei suoi studi universitari. Arabo ma cittadino americano, di famiglia benestante ma palestinese, vive sulla sua pelle il razzismo della societa coloniale e tutte le contraddizioni della sua epoca. Fuori posto quasi ovunque o come recita il titolo " sempre nel posto sbagliato" sia nella societa che in famiglia. Nel racconto viene dato grande risalto al rapporto con il padre, imprenditore con cittadinanza americana, figura autoritaria, severa e ipercritica, e al rapporto ambiguo con la madre palestinese, protettiva ed incline ad assecondare le pulsioni artistiche di edward. La narrazione abbraccia un periodo storico che comprende eventi quali la seconda guerra mondiale, la nascita dello stato di israele con la conseguente diaspora palestinese, l'ascesa al potere del nazionalismo di gamal nasser e la guerra dei sei giorni nel 1967.