Trama Semina il vento
Braccio 6, nel reparto di massima sicurezza di un carcere del Nord Italia. Sulle labbra, la dichiarazione di innocenza; tra le mani, il giornale che ritrae in prima pagina il corpo senza vita di sua moglie. Su consiglio del proprio avvocato, Giacomo decide di raccontare la propria vicenda, l'inevitabile serie di eventi che lo ha condotto in quella cella. E così torna all'epoca in cui, per riuscire a sopravvivere a Parigi, alternava il lavoro di curatore di mostre per bambini, a quello di cameriere. Era in quel periodo che aveva conosciuto Shirin. Non l'aveva trovata subito bella, almeno non nel senso consueto del termine; era stato attratto piuttosto dalla storia che i suoi occhi sembravano celare, da quel profondo distacco verso chi le stava accanto, come se per lei la vita vera fosse altrove. Ci sono amori che iniziano all'improvviso, con notti memorabili, il loro invece era nato con la lentezza inesorabile delle cose fatte per durare. L'innamoramento, il matrimonio e poi la decisione che avrebbe cambiato le loro vite per sempre: lasciare Parigi per trasferirsi a Molini, sulle montagne piemontesi, nel paese dove lui era nato. Ma nessun luogo è al riparo dal vento dell'odio, dal fanatismo delle religioni, dall'arroganza del potere, dall'intolleranza strisciante. Così il paradiso aveva cominciato a scivolare verso l'inferno, prima piano, poi sempre più rapidamente, fino ad arrestarsi lì, in quella cella, con il tormento del ricordo d'un amore reso perfetto dalla morte.
Recensioni degli utenti
Da leggere-30 gennaio 2012
Un libro stupendo che coinvolge ed appassiona con facilità il lettore. Tutto ha inizio con un uomo che viene colpevolizzato dell'omicidio della moglie, portato in carcere e a cui viene richiesto di scrivere cosa sia successo per arrivare a un tale gesto. Da lì iniziano i ricordi e le cause dell'omicidio! Un libro che fa riflettere molto! Lo consiglio!
Non male... Ma non eccezionale-14 luglio 2011
Non male... Ma non eccezionale questa ultima uscita di Perissinotto. Piu' che la storia di Giacomo Musso, maestro di trentacinque anni, relegato al Braccio 6, nel reparto di massima sicurezza del carcere di Novara, mi ha colpito la figura della moglie iraniana Shirin di origine iraniana. Anche se conosciuta in un locale di Parigi, il fondamentalismo e il tradizionalismo arabo sono prevalenti in molti iraniani ancora oggi....