Sembra proprio di stare in paradiso
- Editore:
Fandango Libri
- Collana:
- Mine vaganti
- Traduttore:
- Luccone L. G.
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2007
- EAN:
9788860440808
- ISBN:
8860440807
- Pagine:
- 102
- Formato:
- brossura
Trama Sembra proprio di stare in paradiso
Lemuel Sears, il protagonista, è un vecchio gentiluomo del New England che vive in un paesino incantato, dove non c'è ancora un fast-food. Il paradiso di Sears è rappresentato da un laghetto dove ama pattinare d'inverno ma questo posto incantevole è destinato a scomparire a causa della speculazione edilizia e dell'inquinamento. Un'intricata vicenda piena di valori ambientalisti con un crudo ritratto della vita sessuale e sentimentale di Sears, vedovo gaudente che si divide tra ricordi, incontri con una bella e focosa signora e istantanee follie omosessuali con il ragazzo dell'ascensore.
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Recensioni degli utenti
Sembra proprio di stare in paradiso-10 agosto 2011
Datato, ma essendo il testamento letterario di Cheever va comunque letto: l'insoddisfazione per l'amore coniugale, il volersi liberare dai vizi, la ricerca spasmodica di sesso facile, la necessità di recuperare gli aspetti fondamentali della vita. Microcosmo (il proprio ambiente familiare e il reticolo degli affetti) e macrocosmo (il mondo in cui viviamo) vengono descritti in un unico indissolubile movimento quasi canoro. Alla storia di Lemuel Sears, un uomo anziano che ama pattinare sul ghiaccio del laghetto dei Beasley e che un giorno si ritrova a dover lottare contro la sua destinazione a discarica, si intrecciano tematiche di respiro universale. Fu definito "il primo romanzo ecologico" della narrativa americana moderna. E nella disperazione del protagonista che non riesce a trovare la purezza dentro di sé e per questo la cerca su un livello più elevato, difendendo il laghetto dalla speculazione e dall'inquinamento, leggiamo un messaggio profetico: l'amore per ciò che ci circonda è l'unico modo per sentirsi in paradiso. Una maestria ineguagliata nel tornire la frase e nel prendere per mano il lettore. Cheever è sempre una o molte spanne più su dei suoi epigoni. Come dice lui stesso, e concordo pienamente, "una storia da leggere seduti in poltrona, davanti al caminetto acceso, con fuori un po' di pioggia".