Segnali di festa. Cantari di piazza e di villa

"Un'epoca e un mondo periferico rievocati e rivisitati attraverso lo sguardo d'un bambino curioso e visionario. Un sopralluogo amoroso e disincantato insieme. Il racconto corale, in un certo modo anche epico e fiabesco, d'una generazione che, dall'infanzia sino alle soglie dell'adolescenza, è stata testimone o partecipe dei diversi momenti del tramonto d'una civiltà. Racconto reso, in versi e in prosa, con una scrittura dai connotati al contempo classici e popolari, densa di rimandi polisemici, di assonanze e corrispondenze polifoniche, carica di rumori, di odori, d'avventura. Che coinvolge ed emoziona." (dalla prefazione)