Il secolo dei media. Riti, abitudini, mitologie di Peppino Ortoleva edito da Il Saggiatore

Il secolo dei media. Riti, abitudini, mitologie

Collana:
La cultura
Data di Pubblicazione:
15 gennaio 2009
EAN:

9788842813217

ISBN:

8842813214

Pagine:
334
Formato:
brossura
Argomenti:
Studi culturali (Cultural studies), Sociologia
Acquistabile con la

Descrizione Il secolo dei media. Riti, abitudini, mitologie

"Il secolo dei media" è innanzitutto un libro di storia, che si interroga e fornisce sulla crescita ininterrotta degli strumenti di comunicazione, dei messaggi che circolano, della dipendenza individuale e collettiva dalle reti. Tutti i media sono stati "nuovi" prima di radicarsi nella vita sociale, tutti hanno richiesto adattamenti progressivi e spesso inconsapevoli, plasmando nuovi riti e ridefinendo le relazioni e le forme degli scambi. Ma l'analisi va più a fondo, e il libro getta lo sguardo sulla caduta imprevedibile e non spiegata di tabù che sembravano incrollabili, con il diffondersi quasi illimitato della pornografia e il declino del giuramento, sull'emergere di miti e riti "a bassa intensità" nell'apparente banalità di molti consumi, culturali o non; sulla lunga durata di generi e forme culturali nati con il Novecento ma che sembrano rispondere a bisogni "naturali" della persona: dalle passioni collettive degli sport di massa alla musica leggera che fa da colonna sonora allo svago come ai viaggi e per molti anche al lavoro. Nonostante l'informazione e i media superino la nostra capacità di disporne, la comunicazione non basta mai. Da feticci del Novecento a "meticci" del nuovo millennio, la radio, il cinema, la televisione sono venuti così a integrarsi nel sincretismo ipertecnologico di cui Peppino Ortoleva, storico e pioniere dei media studies in Italia, traccia le radici e propone un'interpretazione approfondita e innovativa. Il secolo dei media è innanzitutto un libro di storia, che si interroga e fornisce convincenti risposte su alcune delle caratteristiche più sorprendenti e meno notate dello sviluppo della comunicazione nel Novecento: la crescita ininterrotta degli strumenti di comunicazione, dei messaggi che circolano, della dipendenza individuale e collettiva dalle reti. Tutti i media sono stati "nuovi" prima di radicarsi nella vita sociale, tutti hanno richiesto adattamenti progressivi e spesso inconsapevoli, plasmando nuovi riti e ridefinendo le relazioni e le forme degli scambi. Ma l'analisi va più a fondo, e il libro getta lo sguardo sulla caduta imprevedibile e non spiegata di tabù che sembravano incrollabili, con il diffondersi quasi illimitato della pornografia e il declino del giuramento, al quale è dedicato uno dei capitoli più sorprendenti del volume; sull'emergere di miti e riti "a bassa intensità" nell'apparente banalità di molti consumi, culturali e non; sulla lunga durata di generi e forme culturali nati con il Novecento ma che sembrano rispondere a bisogni "naturali " della persona: dalle passioni collettive degli sport di massa alla musica leggera che fa da colonna sonora allo svago come ai viaggi e per molti anche al lavoro. Nonostante l'informazione e i media superino la nostra capacità di disporne, la comunicazione non basta mai. Da feticci del Novecento a "meticci" del nuovo millennio, la radio, il cinema, la televisione sono venuti così a integrarsi nel sincretismo ipertecnologico di cui Peppino Ortoleva, storico e pioniere dei media studies in Italia, traccia le radici e propone un'interpretazione approfondita e innovativa. Il secolo dei media arricchisce la tradizione in cui si ritrovano Marshall McLuhan, Umberto Eco, Roland Barthes e Susan Sontag. Un testo di riferimento per chi si occupa, per professione o per motivi di studio, di teoria della comunicazione, e un saggio per chi vuole tracciare i fili che si annodano nel presente: una mappa fondamentale per orientarsi in questo nuovo ambiente che si trasforma, trasformandoci.

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4 di 5 su 2 recensioni

L'universo dei mediaDi l. rodrigo-6 maggio 2012

Interessante la visione del Novecento attraverso la veloce diffusione dei media e, soprattutto, l'individuazione di meccanismi a spirale tra media e processo di individualizzazione, media e economia, media e potere, etc. Preziose le meditazioni (mai abbastanza scontate e antiche, considerando le letture minime spesso fatte negli ultimi anni) sul rapporto tra mediatico e conoscenza. Un pò forzate certe interpretazioni "banalizzanti", però.

Un punto di riferimento nello studio dei mediaDi G. Michele-29 aprile 2009

Con questo libro Ortoleva ha compiuto, ancora una volta, una attenta analisi sull'argomento dei media, un argomento che talvolta viene spesso banalizzato, ma che Ortoleva tratta con rigore e sistematicità. Inizialmente letto per motivi di studio, questo libro non è però riservato agli "specialisti" del settore: grazie ai numerosi riferimenti a testi (da Weber a Platone a Schiller) e a una scrittura scorrevole, il libro è un'ottima lettura anche per chi volesse cominciare a capire qualcosa in più sui mezzi di comunicazione di massa.