Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas edito da Marcos y Marcos

Se ti abbraccio non aver paura

Collana:
Gli alianti
Data di Pubblicazione:
12 aprile 2012
EAN:

9788871686141

ISBN:

8871686144

Pagine:
319
Formato:
brossura
Argomenti:
Malattia, Neurologia e neurofisiologia clinica
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Se ti abbraccio non aver paura

Il verdetto di un medico ha ribaltato il mondo. La malattia di Andrea è un uragano, sette tifoni. L'autismo l'ha fatto prigioniero e Franco è diventato un cavaliere che combatte per suo figlio. Un cavaliere che non si arrende e continua a sognare. Per anni hanno viaggiato inseguendo terapie: tradizionali, sperimentali, spirituali. Adesso partono per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta. Insieme, padre e figlio, uniti nel tempo sospeso della strada. Tagliano l'America in moto, si perdono nelle foreste del Guatemala. Per tre mesi la normalità è abolita, e non si sa più chi è diverso. Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita. Andrea che accarezza coccodrilli, abbraccia cameriere e sciamani. E semina pezzetti di carta lungo il tragitto, tenero pollicino che prepara il ritorno mentre suo padre vorrebbe rimanere in viaggio per sempre. Se ti abbraccio non aver paura è la storia di un'avventura grandiosa, difficile, imprevedibile. Come Andrea. Una storia vera.

"Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima. Bastano poche, piccole parole: suo figlio probabilmente è autistico."

Un mattino senza scuola, Fulvio Ervas guarda scorrere il mondo dal tavolino di un bar.
"Ehi, tu scrittore" lo apostrofa un tipo con occhi da Richard Gere "ho una storia per te. Sei uno scrittore, vero? Mi han detto che sei uno scrittore, e di quelli bravi". "Sì" risponde Fulvio incerto "scrivo storie di fantasia".
"Allora ascoltami" dice l'uomo, che nel frattempo ha detto di chiamarsi Franco e ha ordinato uno spritz, "perché la storia che voglio raccontarti ha la forza della vita vera e la bellezza di un sogno".
Comincia così un dialogo durato un anno intero, sotto la pergola dell'uva fragola, sul divano di casa Ervas. Franco racconta di Andrea, della loro avventura attraverso le Americhe.
Fulvio è incantato dalla sua energia, dal coraggio di quel padre che ama disperatamente suo figlio e vuole regalargli a ogni costo tutta la vita che può, tutta la bellezza che può: in barba a quell'autismo maledetto.
Un giorno anche Andrea entra in giardino, con i suoi delicati saltelli sulle punte, con la sua smania di abbracciarti, di toccarti la pancia, di dirti 'bella', 'bello'.
E la sua mano percepisce in un istante come stai veramente.
La mente di Fulvio parte, elabora immagini, corre con quell'Harley Davidson su strade a perdita d'occhio. Segue la danza di Andrea, che sembra sempre sul punto di spiccare il volo. Trasforma il racconto di Franco in un romanzo che affonda nel cuore e fa decollare le emozioni.
"Io e Andrea attraverseremo tutte le Americhe possibili e immaginabili: due o tre, quelle che incontreremo. Ce ne andremo a zonzo, come esploratori."
Il nuovo romanzo di Fulvio Ervas affronta un tema di grande impatto: la vita con un figlio 'diverso'. Lo fa con slancio e umorismo.
"Credo che il viaggio che vorrei fare con Andrea sia una sfida nella sfida, siamo in movimento, non aspettiamo che la vita ci scarichi a una fermata."
Narrando l'avventura di Franco e Andrea tra deserti, foreste e città, Se ti abbraccio non aver paura parla di alchimie amorose, trappole nascoste dietro uno sguardo, sogni degni di una vita intera. Della forza dirompente dell'abbraccio di Andrea.

Con otto romanzi pubblicati, finisce che ti chiamano scrittore: e può capitare che un bel giorno sia una storia a cercare te. Un personaggio in carne e ossa che ti colpisce come uomo, come padre, come insegnante di liceo. Il protagonista di un viaggio straordinario.
Fulvio l'ha sentito forte e chiaro: questo è un padre che ama veramente suo figlio, che cerca di fare qualcosa di importante per lui. Per suo figlio, che è autistico.

Fulvio Ervas vive nella campagna di Treviso con la famiglia e una squadra compatta di animali domestici.
Franco Antonello vive a Castelfranco Veneto e dalla finestra della casa in cui è nato vede le mura merlate di un castello.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 19 recensioni

Storia di coraggioDi d. angelo-20 febbraio 2017

Conosco la storia dei protagonisti, perché ne seguo le avventure su Facebook. Andrea è un giovane affetto da autismo, il padre è un uomo coraggioso innamoratissimo di suo figlio. Il loro legame va oltre il disturbo, oltre i limiti che questo può comportare.

Non mi ha convinto per nienteDi C. Francesco-2 febbraio 2017

Mi sembra quasi politicamente scorretto parlare di questo libro, perché il tema trattato - l'autismo - pare non meritare recensioni negative. E poi è stato osannato ovunque. Pensavo che mi sarei trovato di fronte a un capolavoro di sensibilità, emozione, e alti livelli di scrittura, visto che la storia era stata affidata a uno scrittore professionista. Ma è proprio quello, ciò che mi è mancato. Una scrittura che non fosse così banale e piatta. Cavolo, non si può leggere un romanzo se è scritto così.

CoraggiosoDi M. Maria Luisa-22 gennaio 2015

Da premiare il coraggio di un padre che decide di affrontare l'autismo del figlio comportandosi in maniera contraria a quanto gli veniva detto. L'uomo infatti non si scoraggia di fronte all'impresa di affrontare questa malattia per certi versi ancora sconosciuta. Si potrebbe pensare che sia stata l'incoscienza a fargli affrontare un viaggio in moto con un figlio con molti problemi, invece è solo l'amore di un padre che non si arrende a ciò che la vita gli ha messo davanti. È una bella prova per dimostrare di essere padre senza sottostare ai consigli spesso troppo didascalici degli specialisti, ma seguendo solo ciò che viene dal cuore.

Una bella storia di coraggioDi c. stefania-6 febbraio 2013

E' il racconto di un viaggio padre e figlio. Coraggioso perchè il figlio è autistico, ha della difficoltà che rendono il viaggio più difficile e più imprevedibile. Di per sè non è un libro scritto benissimo, con una scrittura coinvolgente, nè tanto meno ti spinge a non chiuderlo se non lo hai finito. Ma è la testimonianza bella di un padre, prima che di uno scrittore.

Bello, Andrea, un po' Di S. Paolo-31 dicembre 2012

Scorrono via come le ruote della Harley sulle Highways americane le pagine di questa atipica road story. Ma se la atipicità sta nel fatto che uno dei viaggiatori ha un handicap, e l'altro è il padre che lo porta in giro per le Americhe con uno scopo che vorrebbe essere terapeutico-sperimentale, allora, accanto all'apprezzamento per una scrittura che sa emozionare (a tratti) e che si fa leggere con estrema facilità, riuscendo così ad interessare al tema dell'autismo un numero importante di persone, c'è da farsi qualche domanda sul come e sul perché. Il libro, la cui stesura è stata affidata dal protagonista a uno scrittore professionista a cui egli ha narrato la vicenda, è per lo più pervaso da serenità e sufficienti certezze, che sono veramente difficili da accettare come autentiche in un uomo solo che, per amore e come unica risorsa disponibile, ha deciso di trascinare in un'avventura un figlio senza la certezza che questa gli sarà di aiuto, o non ne peggiorerà la condizione, con niente di programmato, e pertanto, secondo i canoni consueti, al limite dell'incoscienza. Mancano inoltre sufficienti collegamenti della vicenda al prima e al poi, tali da permettere al lettore di apprezzare la validità della scelta del protagonista nei confronti del figlio: viene da pensare a come Andrea si riadatterà alla vita di tutti i giorni, dopo il lungo viaggio. E se si riadatterà troppo facilmente forse l'esperienza non avrà avuto significato solo per il padre?

Se ti abbraccio non aver pauraDi C. Lucia-25 maggio 2012

Una testimonianza toccante sul difficile ma meraviglioso rapporto tra un padre e un figlio autistico. Ho trovato il modo di affontare l'argomento da parte di Ervans molto maturo, senza scadere mai nel banale o nello strappalacrime anche se ci si commuove lo stesso. Un storia vera, forte e coraggiosa!