Come se finisse il mondo. Il senso dell'esperienza schizofrenica di Eugenio Borgna edito da Feltrinelli
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Come se finisse il mondo. Il senso dell'esperienza schizofrenica

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
4
Data di Pubblicazione:
29 aprile 2015
EAN:

9788807888007

ISBN:

8807888009

Pagine:
234
Formato:
brossura
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Descrizione Come se finisse il mondo. Il senso dell'esperienza schizofrenica

Le psicosi sono le forme più gravi di turba psichiatrica. Proprio intorno a questa forma inquietante si snoda il discorso di Borgna. Le cause prime andrebbero associate a un malfunzionamento dei centri cerebrali e le cure dovrebbero incentrarsi su terapie chimiche (farmaci) o di tipo affine (elettroshock). Questa impostazione è spesso viziata da motivi tutt'altro che scientifici. L'organizzazione sanitaria del nostro paese, come di altri, non è in grado di sopportare i costi di una psichiatria più umana. Eugenio Borgna, pur dichiarando che l'ausilio dei farmaci può essere indispensabile quando si tratta di psicosi e non di nevrosi, difende la necessità di porsi in relazione con il paziente e di "penetrarne" il mondo. Il talento di Borgna consiste appunto nella capacità di penetrare il mondo psicotico tanto nel rapporto con i pazienti quanto sulla pagina scritta, dove con l'ausilio delle storie dei suoi malati e dei testi letterari di famosi grandi psicotici, come Antonin Artaud e Gerard de Nerval, riesce a dare voce all'"'urlo silenzioso" di questa patologia. Il libro, accessibile a chiunque, si rivolge anche ai colleghi psichiatri perché dismettano gli alibi della scienza e si calino umanamente nel loro compito terapeutico.

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4 di 5 su 1 recensione

Il senso della pazziaDi l. pietro-21 aprile 2012

Un libro profondo e commovente. Un incontro con le dimensioni e il significato di esperienze "altre", in quella che è da sempre giudicata la pazzia per antonomasia, la schizofrenia. Borgna ha passato la vita in mezzo al flusso del dolore, accanto a chi non ha mai voluto definire matto, immerso nel loro medesimo male, che non ha mai chiamato follia. Quel dolore autodistruttivo e invincibile Borgna lo chiama schizofrenia, anzi "Esperienza schizofrenica", un momento sfolgorante e tenebroso nella vita di una massa di persone poco lucide e spesso rifiutate. E a quell'esperienza da sempre aspira di dare un senso, sapendo che, come in tanti fatti della vita, anche questa esperienza non è definitiva, può scomparire o ritornare, senza essere una tragedia irreversibile.