Come se avessi le ali. Le memorie perdute di Chet Baker edito da Minimum Fax

Come se avessi le ali. Le memorie perdute

Editore:

Minimum Fax

Collana:
I Quindici
Traduttore:
Di Gennaro M.
Data di Pubblicazione:
3 luglio 2009
EAN:

9788875212261

ISBN:

8875212260

Pagine:
125
Formato:
rilegato
Argomenti:
Singoli compositori, musicisti, band e gruppi musicali, Jazz
Acquistabile con la

Descrizione Come se avessi le ali. Le memorie perdute

Chet Baker - musicista, eroinomane, pioniere del cool jazz della West Coast è sempre stato una figura tanto venerata e affascinante quanto misteriosa. Fino all'uscita di queste memorie, scoperte a dieci anni dalla morte, grazie alle quali possiamo ascoltare una volta per tutte la sua vera voce. Baker dominò la scena del jazz negli anni Cinquanta, lavorando a stretto contatto con musicisti del calibro di Charlie Parker e Stan Getz. Tuttavia nel decennio successivo si trovò risucchiato in una spirale sempre crescente di eroina, cocaina e droghe chimiche. Dentro e fuori dal carcere, passando di relazione in relazione, da una parte all'altra dell'Atlantico, in cerca di una sorta di riscatto: questo è il suo memoriale. Qui, alle reminiscenze della sua infanzia si susseguono le storie di donne, i ricordi da galeotto, la dipendenza raccontata con il gergo del tossico e - naturalmente - le mille esperienze nel mondo del jazz: in tutto l'arco della sua vita, infatti, Baker è sempre tornato a rifugiarsi nel conforto che la musica portava con sé, sotto l'ala accogliente delle placide note della sua tromba e dei sussurri sommessi della sua voce. Fino a questa preziosissima testimonianza autobiografica, le sue registrazioni erano tutto quello che avevamo.

Prodotto momentaneamente non disponibile
€ 15.00

Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
3 di 5 su 1 recensione

Trovare la drogaDi B. Raimondo-12 aprile 2011

Che meraviglia poter leggere Chet Baker. Un alcolizzato e un drogato. Se non si sapesse quale musicista era sarebbe difficile capirlo dai suoi diari, a parte qualche aneddoto dove si intuisce la sua carriera. Per il resto le sue pagine parlano della preoccupazione di non riuscire a procurarsi le droghe necessarie. Esilaranti sono i particolari della sua vita giovanile, piena di riferimenti sessuali. La schiettezza che usa parlando di donne è molto divertente. Paragonare le sue descrizioni quasi triviali con le sue dolcissime canzoni d'amore fanno capire molte cose sulla natura dell'arte.