Scrivere è un mestiere pericoloso di Alice Basso edito da Garzanti

Scrivere è un mestiere pericoloso

Editore:

Garzanti

Edizione:
3
Data di Pubblicazione:
12 maggio 2016
EAN:

9788811670889

ISBN:

8811670888

Pagine:
348
Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Scrivere è un mestiere pericoloso

Un gesto, una parola, un'espressione del viso. A Vani bastano piccoli particolari per capire una persona, per comprenderne il modo di pensare. Una dote speciale di cui farebbe volentieri a meno. Perché Vani sta bene solo con se stessa, tenendo gli altri alla larga. Ama solo i suoi libri, la sua musica e i suoi vestiti inesorabilmente neri. Eppure, questa innata empatia è essenziale per il suo lavoro: Vani è una ghostwriter di una famosa casa editrice. Un mestiere che la costringe a rimanere nell'ombra. Scrive libri al posto di altri autori, imitando alla perfezione il loro stile. Questa volta deve creare un ricettario dalle memorie di un'anziana cuoca. Un'impresa quasi impossibile, perché Vani non ha mai preso una padella in mano. C'è una sola persona che può aiutarla: il commissario Berganza, una vecchia conoscenza con la passione per la cucina. Lui sa che Vani parla solo la lingua dei libri. Quella di Simenon, di Vàzquez Montalban, di Rex Stout e dei loro protagonisti amanti del buon cibo. E, tra un riferimento letterario e l'altro, le loro strambe lezioni diventano di giorno in giorno più intriganti. Ma la mente di Vani non è del tutto libera: che le piaccia o no, Riccardo, l'affascinante autore con cui ha avuto una rocambolesca relazione, continua a ripiombarle tra i piedi. Per fortuna una rivelazione inaspettata reclama la sua attenzione: la cuoca di cui sta raccogliendo le memorie confessa un delitto.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 3 recensioni

Alice Basso, Di F. SIMONA-28 febbraio 2017

Poiché " L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" mi è piaciuto davvero tanto, l'ho comprato e poi l'ho letto. E' una lettura gradevole, poco impegnativa, ma contiene tante piccole frasi davvero belle ed io sono un po' come i bambini: adoro cibarmi dei miei miti. Come questo: " La carta pesa. Chiunque si sia mai trovato a maneggiarla lo sa ". Stupendo ! Vani Sarca, come nel romanzo precedente, è una protagonista davvero super! Lavora per una casa editrice e scrive libri per altri in anonimato. Indossa quasi una divisa di rito: è sempre vestita di nero, solitaria, ama solo i libri, che sono gli unici in grado di farla sentire meno sola. Questa volta la sua casa editrice le affida il compito di scrivere un ricettario. Anche se non ne sa nulla di cucina, si butterà a capofitto e con diligenza nel suo lavoro. Contemporaneamente viene chiamata dal commissario Berganza a risolvere un complicato caso, perché ha un intuito fenomenale. Lo stile dell'autrice è fresco e coinvolgente, mescola sapientemente romanzo rosa, giallo e humor ed il libro scorre velocemente pagina dopo pagina. Assistiamo anche ad un cambiamento interiore della protagonista che, da donna spigolosa e cinica, posta in mezzo a questioni che richiedono la sua partecipazione sentimentale, diventa più tenera. Bella e importante anche l'attenzione rivolta al mondo della carta stampata, facendo capire cosa significhi davvero scrivere un libro, quanta passione e determinazione ci voglia: "Si impara a scrivere qualsiasi cosa, basta prenderci la mano. Chi lo sa meglio di me. Magari non è così per tutti, ma per quelle come Morgana e me, sì. Per me, poi, figuriamoci". Magnifico!

EntusiastaDi m. ornella-19 ottobre 2016

Il libro sarà anche semplice ma io mi sono divertita moltissimo! La protagonista mi è stata subito simpatica, forse perché anch'io come lei sono sempre stata un'innamorata dei libri. Dopo aver letto questo mi sono precipitata a comprare il primo libro su Vani Sarca e ora aspetto con ansia che esca il terzo. Brava Alice Basso! Geniale.

Banale...Di A. Alessia-12 ottobre 2016

Il libro è veramente banale. La protagonista mi è stata antipatica da subito, le battute sono scontate e il mistero che dovrebbe risolvere non sembra poi molto misterioso… La scrittura è semplice e, mi duole ripetermi, banale. Non ci sono grandi colpi di scena e l'unica cosa che vuole ardentemente la protagonista (e probabilmente anche la scrittrice) è sembrare assolutamente cool, figa, grazie alle sue risposte pronte, pseudo-colte… Insomma: una grande delusione. Anche dal punto di vista delle ricette di cui il libro avrebbe dovuto parlare è assai scadente. Non lo consiglio.