Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì di Katherine Pancol edito da Dalai Editore
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Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì

Traduttore:
Patriarca R.
Data di Pubblicazione:
13 maggio 2011
EAN:

9788866200680

ISBN:

8866200689

Pagine:
762
Formato:
rilegato
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Trama Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì

Spesso la vita si diverte. Ci offre un diamante nascosto sotto un biglietto del metrò o dietro una tenda, celato in una parola, in uno sguardo, in un sorriso un po’ sciocco. Bisogna fare attenzione ai particolari. Seminano la nostra vita di sassolini che ci guidano. La gente brutale, frettolosa, quelli che girano con i guantoni da boxe o che fanno schizzare la ghiaia da sotto i piedi, ignorano i particolari. Vogliono un’esistenza intensa, grande, alla ribalta, non vogliono perdere un minuto per abbassarsi a raccogliere una moneta, un filo di paglia, la mano tremante di un uomo. Ma se ci si china, se si ferma il tempo, si possono scoprire dei diamanti in una mano tesa… E la vita smette di essere triste. Il sabato, la domenica, il lunedì…

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 11 recensioni

NoiossissimoDi G. Claudia-10 febbraio 2017

Non sono riuscita a finirlo e per me è cosa rara. Lo trovavo banale, con un linguaggio zuccheroso e scioccamente moderno. Mi faceva venire i nervi e non riuscivo a seguire la trama. Scrivere così in alternativa a quelli che troppi definiscono "mattoni" significa scadere nel romanzetto da pochi spiccioli.

Coinvolgente e dolceDi c. stefania-15 febbraio 2012

Dopo aver letto i primi due capitoli di questa saga famigliare, non puoi non leggere il capitolo finale. E come sempre il risultato è una bella storia, con un bel lieto fine. Con questo ultimo capitolo anche Hortense risulta essere umana, e si lascia finalmente coinvolgere dall'amore. Si potrebbe dire che il messaggio è proprio questo: "Senza l'amore la vita non è vita". E poi non si può trascurare la bellezza e l'originalità di tutti i titoli dei libri della Pancol. Meritano di essere letti i suoi libri anche sono per scoprire cosa c'entrano con i titoli. Per nessuno è stato scelto a caso...

CarinoDi d. gianni-11 novembre 2011

Sembrava un mattone ed invece è abbastanza scorrevole, ironico e divertente! Insomma, una piacevole lettura, anche se all'inizio (probabilmente perchè non ho letto i precedenti) ho fatto un pò fatica a seguire i vari protagonisti! La fine poi fa presagire che la "trilogia"non finisca qui!

Oltre 700 pagine che ti scorrono dentroDi P. IRENE-4 settembre 2011

I personaggi di questo romanzo sono dalle caratteristiche piu disparate e variegate. Tranne alcuni personaggi particolarmente fuori dal normale che sono frutto di pura fantasia, gli altri sono tipici soggetti presi dala vita di tutti i giorni, con passioni, sogni, dolori, afflizioni e fallimenti alle spalle. L'edizione che mi è capitata era piena di refusi e di errori di battitura. A parte questo l'ho trovato per alcuni tratti un po pesante, deprimente, per il resto tutto sommato ci sono delle belle idee e intelligenti spunti di riflessione. Il tipico romanzo con lieto fine.

Ne vale la penaDi M. Alessandra-1 settembre 2011

Un romanzo stupendo, molto profondo che costringe il lettore a guardare con occhi diversi la sensibilità e le emozioni altrui. I personaggi sono ben 14, tutti con storie e personalità diverse, ma tra quelli principali troviamo due sorelle: Joséphine e Iris, la prima sempre buona con tutti e la seconda invece malvagia anche e soprattutto con la sorella. Un libro che consiglio, da leggere assolutamente!

Storie di vita ordinaria o quasi.Di b. claudia-7 agosto 2011

Accattivante il titolo e accattivante la presentazione che creano aspettative grandi, a mio parere un po' forzate nei significati. Poi il romanzo si rileva piuttosto deludente, a tratti scontato, nelle situazioni e nei personaggi. Si stenta inizialmente a stabilire i collegamenti tra i vari protagonisti che vengono presentati in singoli quadri alle prese con le loro vicissitudini. In alcuni passi è ripetitivo e pesante, nel complesso leggibile, a tratti anche piacevole come passatempo, ma più volte ho pensato fosse una lettura inutile. Chiude banalmente con scene da fotoromanzo. Per quello che aveva da comunicare, decisamente troppe le pagine!