La scintilla. Da Tripoli a Sarajevo: come l'Italia provocò la prima guerra mondiale di Franco Cardini, Sergio Valzania edito da Mondadori

La scintilla. Da Tripoli a Sarajevo: come l'Italia provocò la prima guerra mondiale

Editore:

Mondadori

Collana:
Le scie
Data di Pubblicazione:
14 gennaio 2014
EAN:

9788804636489

ISBN:

8804636483

Pagine:
208
Formato:
rilegato
Argomenti:
Storia dell'Africa, Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione La scintilla. Da Tripoli a Sarajevo: come l'Italia provocò la prima guerra mondiale

All'inizio di agosto del 1914 scoppia la prima guerra mondiale. L'Italia rimane estranea alle ostilità fino al 24 maggio 1915, ma le sue responsabilità in relazione al conflitto sono molto gravi e risalgono a qualche tempo prima. Nel 1911 l'Europa è infatti in un sostanziale equilibrio, lo sviluppo economico è tumultuoso e le grandi potenze hanno risolto quasi tutti i loro contrasti coloniali: l'unico elemento di instabilità viene dall'impero ottomano, il cui collasso porterebbe a conseguenze imprevedibili. In particolare è preoccupante la situazione nei Balcani, dove i nazionalismi serbo, bulgaro, greco e rumeno aspirano a un riassetto generale della regione a spese dei territori appartenenti a Costantinopoli. Dopo oltre un quarantennio di pace fra le potenze del continente, è l'Italia che riapre la stagione dei conflitti, invadendo le province ottomane di Tripolitania e Cirenaica. Giolitti, indifferente ai problemi continentali, è alla ricerca di una vittoria militare di prestigio che taciti le opposizioni di destra e rifiuta ogni offerta di cessione di fatto dei territori avanzata da Costantinopoli, conservandone la sovranità nominale, sull'esempio dell'Egitto e dell'Algeria, da anni protettorati inglese e francese. Nasce così l'impresa di Libia, inutile e proditorio attacco all'impero ottomano.

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