Schiavo d'amore di W. Somerset Maugham edito da Adelphi

Schiavo d'amore

Editore:

Adelphi

Traduttore:
Salvatorelli F.
Data di Pubblicazione:
2 maggio 2007
EAN:

9788845921551

ISBN:

8845921557

Pagine:
619
Formato:
brossura
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Trama Schiavo d'amore

Il secondo e più celebre romanzo di W. Somerset Maugham, quello che già alla sua uscita, nel 1915, fece di lui uno scrittore immensamente popolare. Maugham precisò in diverse occasioni che "Schiavo d'amore" non era "un'autobiografia, ma un romanzo autobiografico" - e che Philip Carey, pur essendo orfano come lui, medico come lui, e come lui attratto dai lati meno dominabili dell'esistenza, era solo il protagonista di una finzione. Il lettore è quindi libero di seguire Philip prima durante gli studi a Heidelberg, poi negli anni della bohème parigina, e alla fine per tutto il lungo e tormentato amore per Mildred. Dal libro è stato tratto nel 1934 il film "Schiavo d'amore" con Bette Davis nei panni di Mildred.

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4 di 5 su 6 recensioni

Schiavo d'amoreDi F. Pierandrea -21 maggio 2012

La biografia (auto-biografia? ) di Philip. Un personaggio disincantato, alla ricerca di conferme e di ragioni esistenziali che stenta a (ri) trovare. La narrazione della vita del protagonista, non particolarmente avventurosa, cede progressivamente il campo alla riflessione, originale e non semplicissima da seguire. Un romanzo comunque importante.

Un Maugham inattesoDi T. Muarizia-4 settembre 2011

Un Maugham inatteso, fuori dai soliti schemi, la storia di una vita. Gli ingredienti ci sono tutti: la sua conoscenza della vita e della medicina. Inatteso il tema. Schiavo dell'amore ma non di un amore a cui ricongiungere un nome, un volto, un ricordo. Schiavo dell'amore piu' ampio, quasi unmiversale. L'amore per il prossimo prima di tutti, che porta all'amore per l'altro ed, infine ma non ultimo, l'amore per se stessi meta di un doloroso cammino interiore. Cammino che porta il protagonista a misurarsi con amori non contraccambiati con amori comperati e pagati a caro prezzo e non solo con le monete. Una lunga narrazione che porta il piccolo protagonista orfano affidato alle cure dei parenti a divenire fautore della propria vita segnata da un difetto fisico che e' di volta in volta sia impedimento che conforto. Sicuramente da leggere.

Of human bondageDi m. mariarita-20 novembre 2010

La traduzione italiana del titolo è fuorviante: "Schiavo d'amore" sembra un banale romanzetto rosa! Of human bondage, invece, è la storia della progressiva emancipazione di un ragazzo inglese (una sorta di alter ego dell'autore) dalla rete di pregiudizi, ipocrisie e falsi moralismi che hanno avvolto e reso soffocante la sua infanzia. La conquista dell'indipendenza, che è soprattutto indipendenza dell'anima, equilibrio morale, avviene prima attaverso la passione degradante per Mildred, una ragazza gretta, volgare ed insensibile, e poi con il sereno, luminoso amore per Sally. Il lieto fine riscatta, in un certo senso, la corrosiva critica che, pervadendo tutto il romanzo, si rivolge a tutti schemi sociali che la cultura vittoriana imponeva di guardare con rispetto.

Tutte le emozioni di Maugham.Di o. Paola-9 novembre 2010

Un romanzo davvero coinvolgente dove i veri protagonisti sono i sentimenti e le emozioni raccontate con vivido realismo. L’abbandono, la passione, il masochismo, la pietà, l’odio, l’amore e la tenerezza sono raccontati da Maugham con grande maestria in un grande capolavoro narrativo. Da leggere!

Schiavo d'amoreDi A. silvio-29 ottobre 2010

Quasi 800 pagine raccontano la crescita di Philip Carey, da giovane orfano solitario a uomo capace di prendere in mano il proprio destino. Nel romanzo si ritrovano numerosi elementi che ricordano la biografia dell’autore: in primis, il piede equino che caratterizza il protagonista rispecchia la balbuzie da cui Maugham stesso era afflitto. Ho avuto l’impressione che l’autore volesse così far intendere che un difetto fisico, a primo acchitto degradante, nasconde spesso un intelletto acuto e una spiccata sensibilità. Oserei dire che nel caso di Maugham il binomio deformità-genialità sia più che fondato! Ho amato soprattutto la parte iniziale della storia di Philip: l’infanzia drammatica, l’adolescenza sofferta, i viaggi di studio e l’incontro con altri personaggi sempre ben caratterizzati. Una sorta di avversione mi ha invece accompagnato durante la lettura del periodo di “schiavitù amorosa” vissuto dal protagonista: il rapporto con Mildred, una donna stupida e volgare, è di totale sottomissione, come fosse una catena a cui il ragazzo non riesce a ribellarsi nonostante gli innumerevoli torti subiti. Philip non incontra mai l’amore per come lo intendo io: nella sua vita si susseguono donne innamorate di lui ma non corrisposte, come se il protagonista non fosse in grado di amare qualcuno che tenga realemente a lui. L’atteggiamento di Philip risulta fin troppo masochista in certe situazioni; per questo motivo mi ha suscitato spesso una certa antipatia, come una voglia di prenderlo a schiaffi e farlo ragionare!

Un romanzo di formazioneDi I. Lucia-5 ottobre 2010

Se si va oltre il titolo, una tremenda traduzione, si scoprirà un vero e proprio romanzo di formazione. Una storia intensa e stupendamente raccontata da Maugham, profondo conoscitore dell'animo umano, che riesce a creare dei personaggi vivi e intensi. Un romanzo che amo.