Lo scheletro che balla
- Editore:
Rizzoli
- Collana:
- BUR Narrativa
- Data di Pubblicazione:
- 4 giugno 2003
- EAN:
9788817022842
- ISBN:
8817022845
- Pagine:
- 420
Trama Lo scheletro che balla
Ex detective dalla mente raffinatissima ma costretto su una sedia a rotelle, Lincoln Rhyme sta inseguendo un ingegnoso serial killer capace di trasformarsi con abilità camaleontica a mano a mano che uccide le sue vittime. Una sola di esse è vissuta abbastanza a lungo per offrire un indizio agli inquirenti: il tatuaggio dipinto sul braccio dell'assassino, che mostra uno scheletro nell'atto di ballare con una donna di fronte a una bara. Rhyme ha soltanto quarantott'ore prima che il diabolico criminale colpisca di nuovo, ma almeno può contare ancora sulla bella Amelia, l'instancabile poliziotta che sostituisce le sue braccia e le sue gambe inferme.
Recensioni degli utenti
Grande delusione-27 luglio 2017
Da Deaver mi sarei aspettata molto di più, ma in questa storia né lui né il suo più grande personaggio Lyncoln Rhyme sono all'altezza della loro fama. Il racconto è piuttosto indigesto e risulta difficile superare le dieci pagine di lettura per volta. La storia è decisamente irreale e si svolge tra gli Stati Uniti e l'Italia, Napoli in particolare, non scevra dai soliti stereotipi sugli italiani presentati tra l'altro con dei cognomi assurdi (eppure basterebbe aprire un elenco telefonico). L'attività di Rhyme e della sua compagna Amelia, che inizia nel loro Paese con indagini su efferati delitti e prosegue tranquillamente in Italia come se si trovassero a casa loro, è totalmente priva di credibilità. Il finale è confuso ed ogni tanto bisogna riandare indietro nel racconto per riuscire a trovare i fio dello stesso.
Il tatuaggio-14 maggio 2012
Lincoln Rhyme e Amelia Sache, ex detective costretto su una sedia a rotelle e la sua brillantissima assistente, la poliziotta impegnata sul campo, sono impegnati in un'indagine caratterizzata da ben pochi indizi e da tempi ristrettissimi per la soluzione. Un thriller avvincente, ben scritto e con i consueti colpi di scena a cui Deaver ha abituato i suoi lettori.
Lo scheletro che balla-8 marzo 2012
Un Deaver quasi ai livelli di "Il collezioni sta di ossa". La storia è avvincente e ben costruita, i personaggi sono sicuramente indovinati e c'è una buona dose di tensione e colpi di scena. Il finale è sorprendente, si legge in poche ore perchè si vuole sapere cosa succederà. L'unico difettuccio è che i caratteri dei protagonisti sono abbozzati, ma in questo genere l'importante sono i fatti.
Lo scheletro che balla-25 gennaio 2012
Nuova idagine del leggendario Lincoln Rhyme e della sua assistente Amelia Sacs, che li vede protagonisti di una mirabile caccia ad un serial killer, del quale hanno solo un piccolo indizio: il tatuaggio di uno scheletro danzante, che dà il titolo al romanzo. Un'emozionante corsa contro il tempo, un giallo con bellissimi colpi di scena.
Lo scheletro che balla-7 agosto 2011
Mi sono piaciuti subito i due protagonisti, un uomo e una donna lontani dai soliti clichè, ma è proprio la storia in sè che non mi ha presa: con tutte quelle scene di poliziotti e agenti dell'FBI pronti a sparare, di bombe pronte a saltare e di aerei pronti a saltare in aria mi è sembrato poco giallo e molto romanzo d'azione. Non so, forse ai delinquenti interessati a piazzare bombe e a prendere la mira contro i poliziotti, preferisco di gran lunga i classici misteriosi assassini che inseguono la vittima fin dietro l'angolo per poi squartarla e farla a pezzi. Inoltre, con la scusa di creare a tutti i costi il colpo di scena finale sull'identità dello Scheletro (Stephen KallJodie), Deaver risulta complesso e confusionario: sebbene abbia seguito attentamente tutta la lettura, alla fine ho avuto un po' di difficoltà a capire chi avesse effettivamente compiuto cosa! Sicuramente non un brutto thriller, ma non è nelle mie corde.
Incalzante-4 maggio 2011
Questo si che è un thriller scritto come si deve! Il ritmo è serratissimo, i colpi di scena si susseguono uno dietro l'altro e la storia è godibile dall'inizio alla fine. Deaver ci sa realmente fare, non c'è che dire. E noi lettori, non possiamo far altro che ringraziare gentilmente. Consigliatissimo a tutti coloro che amano i gialli e a tutti i fan della serie di romanzi di Lincoln Rhyme.