La scatola nera di Darwin. La sfida biochimica all'evoluzione di Michael J. Behe edito da Alfa & Omega
Buona reperibilità

La scatola nera di Darwin. La sfida biochimica all'evoluzione

Editore:

Alfa & Omega

Collana:
La bussola
A cura di:
N. Ulfo
Traduttore:
Galiero A.
Data di Pubblicazione:
2007
EAN:

9788888747705

ISBN:

8888747702

Pagine:
392
Formato:
brossura
Argomento:
Evoluzione
Acquistabile con la

Descrizione La scatola nera di Darwin. La sfida biochimica all'evoluzione

Nel 1996, La scatola nera di Darwin aiutò a lanciare il movimento dell'Intelligent Design: la teoria secondo cui la natura esibisce prove di una progettualità che va al di là della casualità darwiniana. Ne scaturì un dibattito sull'evoluzione a livello nazionale, che continua ad intensificarsi. Tanto per i sostenitori della teoria, quanto per i suoi detrattori, La scatola nera di Darwin rappresenta il testo fondamentale dell'Intelligent Design, quello che illustra al meglio il ragionamento che deve essere affrontato per poter determinare se l'evoluzione darwiniana sia sufficiente a spiegare la vita come la conosciamo.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 22.80€ 24.00
Risparmi:€ 1.20(5%)
Disponibile in 3-4 giorni
servizio Prenota Ritiri su libro La scatola nera di Darwin. La sfida biochimica all'evoluzione
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 1 recensione

La scatola nera di DarwinDi F. Sergio-11 luglio 2011

L'autore non is nasconde, e si rivela tra i più eminenti antievoluzionisti. Il saggio cerca cioè di mettere in evidenza come la teoria dell'evoluzione proposta da Darwin non sia in grado in realtà di spiegare l'esistenza e la formazione di molti dei meccanismi biochimici che sono alla base stessa della vita. In biochimica esistono processi di una complessità irriducibile; sono cioè sistemi che possono funzionare solamente se il tutto è al suo posto, perfettamente funzionante, ma basta togliere anche solo una piccola componente del sistema che il castello crolla. Come è quindi possibile che un tale sistema, di una tale complessità, possa essere frutto di una evoluzione in cui l'unica spinta evolutiva sia il caso e la selezione naturale? L'irriducibile complessità porta naturalmente all'ipotesi che ci debba essere un progetto alla base. Ovviamente il punto di arrivo è quindi metafisico, nel senso che si situa al di là di ciò che possa essere dimostrato con il metodo scientifico. Ma rimane il fatto che questa posizione non è campata in aria, ma anzi è solidamente a sbarrare il passo a chi invece vuole dimostrare la sua infondatezza. Nessuno per il momento è riuscito ad ipotizzare anche un solo possibile meccanismo evolutivo attraverso cui si potrebbero esser sviluppati i complessi meccanismi biochimici presenti in ogni forma vivente. E' disarmante quanto questo punto di vista venga ridicolizzato e banalizzato. Anche in altre branche delle scienze ci si trova a scontrarsi con alcune teorie che sembrano indicare un disegno intelligente che sottosta alla struttura dell'universo fisico (vedi il principio antropico in fisica) . Io credo che allo stato attuale delle conoscenz non sia possibile dimostrare o dedurre nessuna ipotesi di "evoluzione" di questi meccanismi biochimici e che quindi l'ipotesi del disegno intelligente sia una teoria come un'altra che se deve cadere perché non valida questo debba essere realizzato con la ragione scientifica.