Lo scafandro e la farfalla di Jean-Dominique Bauby edito da Ponte alle Grazie

Lo scafandro e la farfalla

Collana:
Romanzi
Traduttore:
Pagni Frette B.
Data di Pubblicazione:
8 agosto 1997
EAN:

9788879284028

ISBN:

8879284029

Pagine:
128
Formato:
rilegato
Argomenti:
Malattia, Disabilità
Acquistabile con la

Descrizione Lo scafandro e la farfalla

L'8 dicembre 1995 un ictus getta Jean-Dominique Bauby in coma profondo. Quando ne esce, tutte le sue funzioni motorie sono deteriorate. Colpito da quella che la medicina chiama locked-in syndrome, e che lascia perfettamente lucidi ma prigionieri del proprio corpo inerte, Bauby non può più muoversi, mangiare, parlare o anche semplicemente respirare senza aiuto. In quel corpo rigido e incontrollabile come lo scafandro di un palombaro, solo un occhio si muove. Quell'occhio, il sinistro, è il suo legame con il mondo, con gli altri, con la vita. Sbattendo una volta le palpebre del suo occhio Bauby dice di sì, due volte significano un no. Sempre con un battito di ciglia, ferma un interlocutore su una lettera dell'alfabeto che gli viene recitato secondo l'ordine di frequenza della lingua francese: "E, S; A, R, I, N, T...". E, lettera dopo lettera, Bauby detta parole, frasi, pagine intere... Con il suo occhio Bauby scrive questo libro: per settimane intere, ogni mattina prima dell'alba, pensa e memorizza un capitolo che più tardi detta a una redattrice del suo editore. Così, da dietro l'oblò del suo scafandro, invia le cartoline di un mondo che si può solo immaginare, dove vola leggera la farfalla del suo spirito.

Prodotto momentaneamente non disponibile
€ 11.00

Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 3 recensioni

Nel profondo dell'Oceano con le ali di farfallaDi R. Valentina Lucia-25 gennaio 2012

La cosa che colpisce di più leggendo questo libro-testimonianza è la mancanza di vittimismo da parte dell'autore, colpito una sorta di ictus che gli ha paralizzato il corpo; ad eccezione dell'occhio sinistro tramite il quale, seguendo uno schema logico, e con l'aiuto di una bella infermiera, è riuscito a dettare e scrivere il libro in questione, tramite un semplice sbattere di palpebre. Un romanzo profondo e toccante, a volte condito di amara ironia, ma che di certo non si fa dimenticare.

Lo scafandro e la farfallaDi S. Chiara-30 settembre 2011

La storia è semplice, vera e toccante. Il protagonista, Jean-Dominique, dopo essere stato colpito da un ictus, rimase paralizzato e diventò incapace di fare qualsiasi cosa. L'unico modo per comunicare con coloro che gli stanno intorno è lo sbattimento della palpebra sinistra. Il film è dunque amaro, ma anche ironico senza però essere irrispettoso. Impossibile rimanere indifferenti a un uomo che nella sua inconsolabile situazione, è riuscito a scrivere un libro dettato con il solo sbattere della palpebra.

Una storia veraDi T. Muarizia-28 settembre 2011

In piena carriera il protagonista viene colpito da ictus e si ritrova a non poter muovere piu' nessuna parte del corpo ma capisce e intende tutto. Sente il forte bisogno di raccontare tutte le cose che prova ed escogita un sistema per dettare i suoi pensieri. Sembrera' impossibile ma, nonostante l'argomento, non c'e' mai niente di patetico e tutto il racconto e' impregnato di desiderio di vivere. Esiste una trasposizione cinematografica molto riuscita.