Sanzioni amministrative in materia di usi civici edito da Giappichelli-Linea Professionale
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Sanzioni amministrative in materia di usi civici

Data di Pubblicazione:
1 giugno 2013
EAN:

9788875242251

ISBN:

8875242259

Formato:
brossura
Argomento:
Diritto amministrativo
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Descrizione Sanzioni amministrative in materia di usi civici

L'opera raccoglie in uno spazio comune l'apparato di sanzioni amministrative previste dal nostro ordinamento in materia di usi civici. I diritti d'uso civico sono diritti originari che i cives (componenti un gruppo insediato stabilmente su un determinato territorio) esercitavano per soddisfare le esigenze di vita propria dei cives e della comunità di appartenenza (comunità di villaggio), indipendentemente dal concetto di proprietà della terra, che arriverà solo in epoca storica. Sono diritti esistenziali: essi erano funzionali alla sopravvivenza del singolo e della comunità residente (nec inermem vitam ducere). Caratteristica di questi antichi diritti è l'imputazione sia al singolo civis, che alla comunità: il civis agiva uti singulus et uti civis in una concezione solidaristica che è propria dei primi raggruppamenti sociali. È questa contestualità nell'utilizzo dei beni di dominio originario della comunità, da parte sia del singolo civis, che della comunità, che caratterizza il diritto di uso civico e lo distingue dagli altri diritti consimili per oggetto e natura giuridica. La prima parte dell'opera è dedicata appunto agli usi civici sotto l'aspetto dei suoi principi generali; la seconda tratta, più specificamente, delle singole sanzioni amministrative; la terza, invece, affronta la problematica circa l'occupazione e l'usurpazione di terreni vincolati. L'opera raccoglie in uno spazio comune l’apparato di sanzioni amministrative previste dal nostro ordinamento in materia di usi civici. I diritti d’uso civico sono diritti originari che i cives (componenti un gruppo insediato stabilmente su un determinato territorio) esercitavano per soddisfare le esigenze di vita propria dei cives e della comunità di appartenenza (comunità di villaggio), indipendentemente dal concetto di proprietà della terra, che arriverà solo in epoca storica. Sono diritti esistenziali: essi erano funzionali alla sopravvivenza del singolo e della comunità residente (nec inermem vitam ducere). Caratteristica di questi antichi diritti è l’imputazione sia al singolo civis, che alla comunità: il civis agiva uti singulus et uti civis in una concezione solidaristica che è propria dei primi raggruppamenti sociali. E’ questa contestualità nell’utilizzo dei beni di dominio originario della comunità, da parte sia del singolo civis, che della comunità, che caratterizza il diritto di uso civico e lo distingue dagli altri diritti consimili per oggetto e natura giuridica. La prima parte dell'opera è dedicata appunto agli usi civici sotto l'aspetto dei suoi principi generali; la seconda tratta, più specificamente, delle singole sanzioni amministrative; la terza, invece, affronta la problematica circa l’occupazione e l’usurpazione di terreni vincolati. Ogni capitolo di parte speciale comprende uno specifico spazio dedicato alla giurisprudenza ed alla dottrina, con un apposito spazio dedicato ad utili formulari. Il volume è rivolto a giudici, avvocati, amministrazioni, parti private, pianificatori, funzionari pubblici e professionisti impegnati a vario titolo nelle tematiche urbane, con la finalità di fornire uno strumento adeguato per la loro professioni.

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