Sant'Elia e Boccioni. Le origini dell'architettura futurista di Michele Costanzo, Maria De Propris edito da Mancosu Editore

Sant'Elia e Boccioni. Le origini dell'architettura futurista

Data di Pubblicazione:
10 ottobre 2008
EAN:

9788887017328

ISBN:

8887017328

Pagine:
112
Formato:
rilegato
Argomento:
Singoli artisti, monografie d'arte
Acquistabile con la

Descrizione Sant'Elia e Boccioni. Le origini dell'architettura futurista

Impianto critico descrittivo dell'influenza del movimento futurista e soprattutto di Bocciani nel pensiero di Sant'Elia.

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5 di 5 su 1 recensione

Teorie e incroci dell'architettura futuristaDi c. mario-18 gennaio 2010

Piccolo libro davvero molto bello,che analizza la genesi e le posizioni teoriche dell'architettura futurista. E' messa in risalto l'importanza germinale delle teorie di Umberto Boccioni,messe a confronto con le realizzazioni progettuali dell'autentico e più importante architetto del gruppo d'avanguardia italiano,Antonio Sant'Elia. Il libro,a un prezzo oltremodo contenuto,presenta un'ottima impaginazione e una abbondante ed esaustiva selezione di immagini. Testo molto interessante anche per chi non ha molte nozioni di storia dell'architettura,dato che il saggio risulta essere anche un'ottimo approfondimento delle tematiche affrontate in scultura da Boccioni,e dei problemi critici che tale opera scultorea continua a sollevare:in questo senso il merito maggiore degli autori è quello di aver individuato le connessioni tra le teorie boccioniane riguardanti la scultura e quelle riguardanti l'architettura-teorie che costituiscono il nocciolo duro del suo mai pubblicato manifesto dell'architettura. Ecco quindi che gli autori si soffermano sulla nozione di "architettonico",ribadendo la fondamentale importanza che tale termine ha in questi due ambiti della ricerca boccioniana:viene così dimostrato che scultura e architettiura si incontrano incrociandosi nelle riflessioni teoriche dell'artista. Un libro dai contenuti così importanti non può dunque che essere caldamente consigliato,anche a chi non si occupa di architettura a tempo pieno.