Un samba per Sherlock Holmes di Jô Soares edito da Einaudi

Un samba per Sherlock Holmes

Editore:

Einaudi

Traduttore:
Ferioli D.
Data di Pubblicazione:
12 giugno 2001
EAN:

9788806149437

ISBN:

8806149431

Pagine:
276
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Descrizione Un samba per Sherlock Holmes

Che sia l'abuso di canapa indiana a offuscare le leggendarie facoltà deduttive di Sherlock Holmes? Oppure l'ardore con cui Anna Candelaria è attenta alla sua altrettanto leggendaria verginità? Qualunque sia il motivo, di certo l'investigatore britannico rischia la propria reputazione: il suo utlimo caso potrebbe rimanere insoluto. Non che manchino gli indizi: uno Stradivari rubato alla favorita di Don pedro II, imperatore del Brasile; un assassino che aggredisce giovani donne e firma i delitti mozzando orecchie e lasciando una corda di violino. Ma a poco serve indagare, se Watson subisce i riti di possessione del candomblé o se lo stesso Holmes compie atti osceni in luogo pubblico.

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5 di 5 su 1 recensione

Un samba per Sherlock HolmesDi S. Roberto-15 luglio 2011

Si tratta di un falso d'autore, l'autore finge che sia stata ritrovata un'altra opera di Doyle. In effetti, è strano che ai tempi della sua uscita non mi fossi preso questo libro con l'investigatore e il fido Watson in trasferta in Brasile, per (non) risolvere un caso di omicidio multiplo. Il risultato, però, mi ha un po' deluso. Ci sono delle scene molto divertenti, tra cui quelle che seguono i cliché sherlockiani per rovesciarli: ad esempio, le deduzioni del detective sono immancabilmente errate, oppure la dipendenza dalla cocaina viene sostituita da quella dalla cannabis. Soares ha però voluto mettere troppa carne al fuoco. La parte che descrive il Brasile di centotrent'anni fa è interessante, anche se a volte leziosa; ma volere infilare a forza la nascita di tutta una serie di topoi sudamericani, dalla caipirinha alla capoeira, mi è sembrato davvero troppo. Anche la storia raccontata, vista globalmente e non come insieme di aneddoti, è piuttosto debole come giallo, e ci vuole tanta buona volontà per apprezzarla. Una menzione d'onore va invece alla traduttrice Daniela Ferioli. Nell'originale, Holmes parla in portoghese, il che dovrebbe essere umoristico per i brasiliani; inoltre si gioca molto sulle traslitterazioni tra portoghese e inglese che sono due lingue piuttosto distanti. In italiano non era facile riprendere queste distinzioni: la Ferioli ha fatto i salti mortali per le seconde, mentre per la prima ha fatto parlare Holmes con un italiano ottocentesco, scelta di sicuro effetto.