Salvate il soldato potere. I falsi miti della seconda guerra mondiale di Michael Zezima edito da Il Saggiatore

Salvate il soldato potere. I falsi miti della seconda guerra mondiale

Collana:
Nuovi saggi
Traduttore:
Ballarini D.
Data di Pubblicazione:
ottobre 2004
EAN:

9788842811923

ISBN:

8842811920

Pagine:
235
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Descrizione Salvate il soldato potere. I falsi miti della seconda guerra mondiale

Influenzando ampiamente la prospettiva storica anche in Europa, la propaganda statunitense per decenni ha presentato la Seconda guerra mondiale in termini mitici: buoni contro cattivi, libertà e democrazia contro totalitarismo ed atrocità criminali. Zezima presenta questa guerra essenzialmente in termini economici: fu una lotta tra potenti per accaparrarsi materie prime, manodopera e monopoli commerciali. I colossi industriali statunitensi e la Germania nazista hanno avuto interessi in comune per decenni. Icone americane quali il pilota ed eroe Charles Lindbergh o l'industriale Henry Ford erano grandi simpatizzanti dei nazisti. Un invito a considerare quel periodo con uno sguardo imparziale, libero da attitudini scioviniste e retoriche.Se nessuna guerra è priva di atrocità, quella che ha opposto Alleati e nazifascisti è un caso senza precedenti: oltre cinquanta milioni di morti, paesi completamente distrutti, un genocidio,la bomba atomica. Da sessant'anni, però, la Seconda guerra mondiale è universalmente celebrata come l'eroica difesa di un continente oppresso da un imperialismo che sembrava non avere limiti, l'affermazione della libertà sulla sopraffazione. Una guerra inevitabile, insomma, cui Europa e Stati Uniti devono il periodo di pace e prosperità più lungo della storia. È questa la lezione di Spielberg nel suo Salvate il soldato Ryan, da cui il paradigma della guerra “buona e giusta” esce intatto. Proprio in quegli Stati Uniti da cui il mito si è irradiato, tuttavia, da anni esiste una storiografia parallela (il cui decano è Howard Zinn) che ne ha messo in discussione l'integrità. Michael Zezima, brillante interprete di questa tradizione, racconta una storia molto diversa: l'entusiasmo di Henry Ford per la politica antisindacale di Hitler; l'indifferenza degli Alleati verso l'eliminazione sistematica degli ebrei; gli affari del bisnonno e del nonno di George W. Bush con i nazisti; gli arresti indiscriminati di cittadini nippoamericani dopo l'attacco di Pearl Harbor. E la lista nera non comprende solo reati ideologici o di omissione e la revoca dei diritti civili, ma crimini contro l'umanità non meno gravi di quelli nazisti: il bombardamento a tappeto della città di Dresda, priva di obiettivi strategici e gremita di profughi, la distruzione di Hiroshima e Nagasaki. Il senso stesso del conflitto, in definitiva, sarebbe ben diverso da quello proclamato dai vincitori: uno scontro tra potenze imperialiste combattuto allo scopo di accaparrarsi materie prime e manodopera, assumere il controllo di nuovi mercati. Se persino la storia della guerra che è servita a giustificare tutti i conflitti successivi poteva essere scritta in modo diverso, abbiamo una ragione in più per diffidare di chi vuole esportare libertà e democrazia con l'uso della forza.“Salvate il soldato Potere di Michael Zezima offre argomentazioni molto audaci contro il mito della ‘guerra giusta'. Un libro iconoclasta ed efficace che, basandosi su esempi concreti, demolisce i luoghi comuni sulla Seconda guerra mondiale.”Howard Zinn

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