Rubicone. Trionfo e tragedia della Repubblica romana
- Editore:
Il Saggiatore
- Collana:
- Nuovi saggi
- Traduttore:
- Nera L.
- Data di Pubblicazione:
- 16 marzo 2006
- EAN:
9788842812227
- ISBN:
8842812226
- Pagine:
- 380
- Formato:
- rilegato
Descrizione Rubicone. Trionfo e tragedia della Repubblica romana
È il 10 gennaio del 49 a.C.: il proconsole Caio Giulio Cesare attraversa un piccolo corso d'acqua che segna il confine tra il territorio romano e le Gallie, confine che nessuno può varcare in armi senza essere considerato nemico dell'Urbe. Si mette così in moto una catena di eventi che porterà cinque anni dopo alla morte del proconsole, divenuto nel frattempo l'uomo più potente del mondo. Dopo aver scatenato la guerra civile varcando il Rubicone, Cesare riuscirà a distruggere un sistema di governo vecchio di oltre cinquecento anni: un instabile compromesso tra l'avversione dei romani per le forme politiche che attribuivano tutto il potere a un uomo solo e un modello democratico che tenesse conto della competitività tra i cittadini. È il 10 gennaio del 49 a.C.: il proconsole Caio Giulio Cesare attraversa un piccolo corso d'acqua che segna il confine tra il territorio romano e le Gallie, confine che nessuno può varcare in armi senza essere considerato nemico dell'Urbe. Si mette così in moto una catena di eventi che porterà cinque anni dopo alla morte del proconsole, divenuto nel frattempo l'uomo più potente del mondo. Dopo aver scatenato la guerra civile varcando il Rubicone, Cesare riuscirà a distruggere un sistema di governo vecchio di oltre cinquecento anni: un instabile compromesso tra l'avversione dei romani per le forme politiche che attribuivano tutto il potere a un uomo solo e un modello democratico che tenesse conto della competitività agguerrita tra i cittadini. Il successo innegabile di questa formula istituzionale, corroborato dall'espansione inarrestabile della Repubblica, è anche ciò che ne determinerà il crollo. Rubicone racconta questa parabola combinando rigore storico e talento narrativo. I protagonisti della tragedia – perché di tragedia si tratta, ordita da una hybris implacabile – emergono con realismo cinematografico: oltre a Cesare, Mario, il testardo e acuto stratega militare; Silla, il dittatore feroce e ambiguo; Spartaco, l'eroico schiavo ribelle; Cicerone, il parvenu lamentoso ma geniale; Crasso, il maestro del maneggio politico; Cleopatra, la regina che osò sfidare il potere. Intrighi, tradimenti, drammatici colpi di scena, ideali sublimi e semplici mire economiche fanno la loro parte in questa splendida cronaca popolare che ricostruisce fedelmente la vicenda repubblicana, vicenda che si chiude quando Cesare si proclama Augusto.