Il rosso e il nero di Stendhal edito da Garzanti

Il rosso e il nero

Editore:

Garzanti

Edizione:
30
A cura di:
M. Lavagetto
Data di Pubblicazione:
15 aprile 2004
EAN:

9788811364313

ISBN:

8811364310

Formato:
brossura
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Trama Il rosso e il nero

Non c'è nulla in questo romanzo, scritto in pochi mesi nel 1828 e pubblicato due anni dopo, che non trascini il lettore dalla prima all'ultima pagina. Concepito come una macchina narrativa perfetta, Il rosso e il nero ha il suo perno nel personaggio di Julien Sorel, giovane provinciale spiantato e ambizioso, che si è formato leggendo Plutarco, Rousseau e il Memoriale di Sant'Elena ma conosce a memoria tutte le battute del Tartuffe. Tramontata con l'astro di Napoleone ogni possibilità di carriera militare, egli ripiega su quella ecclesiastica. Attorno a questo giacobino travestito da seminarista, calcolatore ma insieme goffo e inesperto, Stendhal costruisce un potente affresco della Francia della Restaurazione; una società bigotta e codina, chiusa e repressiva dove per dare la scalata alla ricchezza, al potere e all'amore non resta che un'unica strategia: simulare e dissimulare i propri veri sentimenti, nascondersi dietro una maschera impenetrabile, allenarsi all'ipocrisa e alla menzogna fino a farne una seconda natura. Ma stare alle regole del gioco non metterà il protagonista al riparo dagli imprevisti di quel gioco più grande che è la vita. Introduzione, traduzione e note di Mario Lavagetto.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 8 recensioni

Peccato e devozioneDi t. caterina-17 marzo 2018

Julien Sorel, figlio di un carpentiere ma istruito e intelligente, prova un odio inestinguibile verso le classi sociali più agiate, da cui si sente rifiutato. Da giovane seminarista e segreto ammiratore di Bonaparte, nel periodo dopo la restaurazione, per avere una rivincita su quel mondo che disprezza, inizia una relazione con Madame De Renal, la madre del bambino di cui è precettore. Non accorgendosi che è lui ad essere vittima di sé stesso e delle sue passioni, persevera nei suoi ideali, per poter compiere quella scalata sociale a lungo agognata. Il titanismo del giovane verrà disilluso da un mondo sempre pronto a schiacciare coloro a cui la vita non ha mai regalato niente. Stendhal non rinuncia alla ricerca del dettaglio e dell'accuratezza stilistica in un romanzo che può essere considerato l'emblema del romanticismo tradito. Di difficile interpretazione risulta anche il titolo: il rosso può alludere alla passione oppure all'abito vescovile o anche al sangue versato nelle battaglie napoleoniche, mentre il nero sembra riferirsi o al peccato o al castigo.

Molto bello!Di C. Mauro-6 marzo 2017

Imposto dalla prof.ssa di lettere del Liceo è diventato uno dei miei romanzi preferiti! A primo impatto spaventa per la mole di pagine veramente consistente, ma è scorrevole! Trama niente male. Da leggere con attenzione.

Bellissimo.Di S. Silvia Di Lorenzo-7 novembre 2013

È tra i romanzi più belli che ho letto. Nonostante la mole del libro, le pagine scorrono veloci e si arriva alla fine rapidamente. La storia è avvincente: è un romanzo appassionante d'amore, di intrighi, di ascesa sociale. Julien Sorel è un personaggio affascinante che non si può non amare, così come Madame de Rênal e Mathilde de la Mole. Il romanzo si presta a numerose interpretazioni, grazie al ricco simbolismo e allo spessore pasicologico che caratterizza ogni singolo personaggio. Da leggere assolutamente.

Un libro strano!Di S. Nicola-30 dicembre 2010

Un romanzo strano, bello ma che non convince mai fino in fondo! Difficile capire quale sia il problema, ma non è certo all'altezza della "Certosa"...

Questo Stendhal non mi convince appieno..Di L. Rossella-20 settembre 2010

Sarebbero due stelline e mezzo. Perchè lo stile è favoloso, ci sono periodi e mezze frasi che fanno brillare gli occhi di chi li legge. Ma l'intreccio, quello non mi ha "preso" particolarmente, nonostante sapessi di leggere una storia vera (e io adoro le storie vere!). In particolare, ho odiato il modo di descrivere le donne, la Renal e Mathilde, fragili e stupide. Corrotte da un super-corruttore: Julien Sorel. Dio, che odio quest'uomo. E' così problematico che a volte sembrava di leggere me stessa! E poi così arrivista, freddo, cinico e sognatore al contempo.. un'anima in pena, praticamente. E quando si arriva alla fine, non si può fare a meno di pensare: il karma, è tutta questione di karma. A ciascuno il suo, insomma.

Il rosso e il neroDi M. Giada-17 settembre 2010

Uno scrittore unico ma non impareggiabile, ne preferisco altri perchè vi è un'alternanza con momenti di vera noia ma è da riconoscere che il finale è epico!