Romanticismo e tempo dell'industria. Letteratura, libertà e macchine nell'Italia dell'Ottocento di Lucio Villari edito da Donzelli
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Romanticismo e tempo dell'industria. Letteratura, libertà e macchine nell'Italia dell'Ottocento

Editore:

Donzelli

Collana:
Saggine
Data di Pubblicazione:
22 dicembre 1999
EAN:

9788879894609

ISBN:

8879894609

Pagine:
100
Argomenti:
Cultura e società, Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1800 al 1900
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Descrizione Romanticismo e tempo dell'industria. Letteratura, libertà e macchine nell'Italia dell'Ottocento

Alla ricerca di un tempo perduto della Nazione. Da alcuni anni si discute e si scrive con rinnovato accanimento attorno all'identità dell'Italia, al suo essere o non essere nazione, ai suoi usi civili, alla sua unità ""occasionale"". Rivivono in questa fine secolo giudizi, metafore e sentimenti che avevano caratterizzato parte significativa dell'intellettualità italiana all'inizio del Novecento: le due Italie, l'inadeguatezza delle classi dirigenti, i pericoli e le asfissie dell'industrialismo nostrano. Si ripropone l'oscuro risentimento di cui sembra ancora preda una parte rilevante degli italiani rispetto alle origini unitarie del nostro paese.Ma se si guarda con occhio attento e disincantato non solo all'Italia, ma all'Europa intera, è facile scoprire che l'incontro tra cultura romantica e industrialismo fu, fin da subito, un incontro contrastato. Stendhal, Heine e Tocqueville, così come Foscolo, Leopardi e Manzoni si presentano come spettatori disarmati e critici delle magnifiche macchine dell'industrialismo; esprimono - ciascuno a suo modo - il proprio dissenso nei confronti dei tempi nuovi, scanditi dai ritmi della incalzante rivoluzione industriale. E dietro di essi, larghe schiere di scrittori, storici e poeti danno voce al loro dissenso culturale dal tempo dell'industria.In Italia, in particolare, la letteratura finisce con il separarsi irrimediabilmente dall'economia. L'ideale intellettuale della Nazione si dissocia dai temi della crescita, del mercato, dello sviluppo. E i governanti dell'Italia liberale si trovano per conseguenza a dover affrontare da soli la via impervia dello sviluppo economico, senza il sostegno di una cultura autenticamente borghese. E' proprio questa discontinuità a rappresentare il punto di origine di inefficienze e furbizie che caratterizzano l'evoluzione storica della società italiana, fin nei suoi esiti più recenti.Costruito intorno a un'indagine su temi apparentemente non coincidenti, e anzi ritenuti talvolta storiograficamente incompatibili, questo volume di Lucio Villari ripropone le idee e le ideologie degli italiani che cercano se stessi, in una Italia da costruire, nel clima febbrile del Romanticismo europeo.

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